Le relazioni parallelle degli elementi nel film
La seconda questione che affronteremo è vedere in che senso il film s’allarga e si moltiplica. Non si tratta di un problema di contenuti, ma di una disposizione strategica delle pedine: ciò che risulta decisivo è il fatto che i quattro termini stiano assieme sulla scacchiera e che diano luogo in questo modo a una serie di relazioni parallele.
Da una parte infatti l’enunciatore e il narratore si collegano per definire il gesto di chi avendo percorso con un’occhiata il mondo invita adesso a guardarlo, e nello stesso tempo si oppongono all’enunciatario e al narratario che designano entrambi il gesto di chi essendo stato portato a guardare arriva a vedere.
Dall’altra parte l’enunciatore e l’enunciatario costituiscono tutti e due delle posizioni astratte, cui fan riferimento, ma a distanza, narratore e narratario per dar veste palese a ciò che è un’istanza sottesa.
Dunque c’è un doppio fronte che si interseca e coordinando il moltiplicarsi dei punti di vista porta l’asse narratore/narratario a riprodurre perfettamente, ma in scala, l’asse enunciatore/enunciatario: è come se avessimo un foglio quadrato con i quattro termini ai vertici, che traguardato di taglio mostra per effetto della prospettiva un lato incassato nell’altro.
Potremmo rendere quest’idea attraverso le seguenti figure:
In esso il foglio(fig. 1) ruota in avanti(fig. 2) fino a mostrare, se traguardato di taglio, un lato incassato nell’altro(fig. 3). Conviene aggiungere che il foglio da cui si parte ci può ben ricordare il carrè gremaisiano, e che la rotazione impressa al foglio in modo da metterlo di taglio può esser ben assunta come emblema della “messa in discorso” di un campo di virtualità.
Terzo problema. È ben vero che i quattro poli formano un gruppo unito e
coordinato, ma è anche vero che se segmentiamo l’itinerario attraverso
cui si costruisce il cinema nel cinema, in ciascuna fase essi non sono
mai del tutto solidali e del tutto allineati.
Nella prima parte della sequenza chi scende in campo è un narratore che
in quanto delegato di un enunciatore chiama in causa un enunciatario
ancora privo di una figurativizzazione: dunque i termini a disposizione
sono tre, legati in modo da dire “lui, cioè io, ci rivolgiamo a te,
portandoti a guardare ciò che vien mostrato”, secondo l’atteggiarsi
tipico dell’interpellazione.
Nella seconda parte della sequenza invece chi è attivo è un narratario
che in quanto delegato di un enunciatario si mostra chiamato in causa da
un enunciatore che non si figurativizza più se non nelle sue
inevitabili conseguenze: anche qui i termini a disposizione sono
soltanto tre, organizzati in modo da dire “lui, cioè tu, mi rispondete,
arrivando a vedere ciò che vi viene mostrato”, secondo la formula
propria della soggettiva. La partita quindi si completa in più manches:
gli elementi si alternano sul terreno, e solo alla fine risultano aver
occupato tutte le postazioni.
Continua a leggere:
- Successivo: Il flashback di Quarto Potere - O. Welles -
- Precedente: Il percorso delle immagini e dei suoni nel film
Dettagli appunto:
-
Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Semiotica dei media
- Docente: Guglielmo Pescatore
- Titolo del libro: Dentro lo sguardo - Il film e il suo spettatore -
- Autore del libro: F. Casetti
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 1986
Altri appunti correlati:
- Diritto Internazionale
- Psicologia dello Sviluppo
- Linguaggio e comunicazione
- Semiotica
- Linguistica Generale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Peter Eisenman e il Linguaggio della Forma. Verso una teoria aperta per la definizione di una nuova metodologia progettuale.
- Il linguaggio giovanile digitale delle nuove generazioni
- L'uso della musica per promuovere l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda
- L'inglese a portata di Clil - potenzialità e criticità di una metodologia per l’apprendimento della lingua inglese alla Scuola Primaria
- CAALM: Proposta di un test per la valutazione della comprensione lessicale e morfosintattica in CAA
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.