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La politica estera russa dopo la rivoluzione del 1905

La politica estera russa dopo la rivoluzione del 1905


La politica estera di questo periodo fu segnata dalla I Guerra Mondiale, scoppiata tra Serbia e Austria-Ugnheria nel 1914, dopo che le tensioni tra i due Paesi erano state portate all’estremo negli anni precedenti. Le alleanze tra le altre potenze europee agirono automaticamente: la Germania si schierò con l’Austria-Ungheria, la Francia con la Russia, che già si era proclamata al fianco della Serbia. Le truppe zariste, dopo aver subito una prima sconfitta in Prussia, riuscirono ad avere la meglio sugli austriaci e sui tedeschi; ma Nicola commise una serie di errori in patria, quando continuò a reprimere le minoranze e si rifiutò di collaborare con i progressisti presenti nella duma. Lo zar si affidò sempre di più alla moglie Alessandra e sul suo consigliere Rasputin.
Nel 1916 l’imperatore venne assassinato, ma quando nel 1917 si diffuse la voce di un colpo di Stato destinato a dare equilibrio al governo imperiale scoppiò una nuove rivoluzione.

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