La cultura russa nella prima metà del XX secolo
Nel ‘800 l’apprendimento dall’Occidente era diventato più diffuso e profondo, ma la Russia riuscì comunque a elaborare una propria cultura letteraria (1820-1880 età dell’oro della letteratura russa) che divenne il metro dell’eccellenza nazionale e un modello per gli altri Paesi.
L’ISTRUZIONE
L’istruzione universitaria divenne più accessibile grazie alle riforme di Alessandro I:
• con l’istituzione del ministero della pubblica istruzione, l’impero venne diviso in 6 regioni didattiche, ciascuna con un provveditore, un’università, una scuola secondaria in ogni capoluogo di provincia e una scuola secondaria elementare in ogni distretto;
• fondò le università di Kazan’, Char’kov e Pietroburgo;
• secondo il modello europeo, le università godevano di un’ampia autonomia.
Il regno di Nicola I si interessò invece alle politiche didattiche:
• tentò di centralizzare e uniformare gli strumenti didattici, di limitare la scolarizzazione secondo l’origine sociale, di promuovere l’ideologia ufficiale e reprimere ogni traccia di opposizione intellettuale (lo Stato controllava anche le scuole private e l’istruzione in casa);
• le tasse scolastiche vennero aumentate;
• investì nella costruzione di nuovi edifici, biblioteche e laboratori;
• aumentò le paghe degli insegnanti;
• fondò nuove cattedre, aumentando il sapere dell’impero, e una serie di istituzioni tecniche e pratiche di insegnamento superiore.
SCIENZA E SAPERE
Scienza e sapere crebbero notevolmente ed emersero un numero considerevole di esperti in campo matematico e scientifico:
• Lobačevskij, il massimo matematico russo che elaborò una geometria non euclidea;
• Petrov, il fisico che si occupò di elettricità,
• Zinin, che fondò la primo scuola importante di chimici russi.
Contemporaneamente si svilupparono le scienze naturali (esplorazioni in Siberia e viaggi intorno al mondo), le discipline umanistiche (Karamzin e la sua storiografia) e le scienze sociali.
LINGUA E LETTERATURA
La lingua conobbe una nuova evoluzione, mentre la letteratura fu una delle maggiori glorie russe, anche grazie al numero elevato di scrittori che le sostennero (il poeta Tjutčev, il romatico Žukovskij, il realista Krylov, Griboedov e Puškin, considerato il fondatore del realismo russo).
LE IDEOLOGIE
Nonostante la reazione di Alessandro I e la repressione di Nicola I, il pensiero politico e sociale fu molto attivo e creativo, visto anche i rapporti della Russia con l’Occidente; tra le maggiori correnti ricordiamo l’Illuminismo con Novikov e Radiščev, il liberalismo con i decabristi, il romanticismo e la filosofia idealista di Schelling e Hegel, che rifletteva sulla questione della natura e del destino della Russia.
LE ARTI
L’architettura si realizzò nella diffusione dello stile neoclassico, mentre la pittura assunse tratti
romantici e realisti.
La musica conobbe un incremento di qualità, quantità e attenzione: si sviluppò l’opera lirica basata su motivi popolari e il teatro trasse profitto dalla nuova letteratura teatrale; emersero le scuole di recitazione e, accanto ai teatri pubblici, fecero la loro comparsi i teatri privati.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Francesca Masciadri
[Visita la sua tesi: "L'Unione Europea e la promozione dei diritti umani"]
[Visita la sua tesi: "Formule tradizionali e dinamiche innovative nella fiction italiana. Il caso de I Liceali"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Lingua e Cultura Italiana
- Corso: Lingue e Letterature Straniere
- Esame: Letteratura Russa
- Titolo del libro: Storia della letteratura russa
- Autore del libro: Nicholas Riasanovskij
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