Il lavoro del contadino - 1700 -
Il lavoro del contadino - 1700 -
Tutti questi non erano più contadini, anche se coltivavano di regola un piccolo orto e portavano al pascolo comune qualche capo di bestiame; era gente che viveva di lavoro salariato prestato in aziende contadine o nobiliari e dipendente sotto varie forme da un guadagno secondario non agricolo.
Questo genere di contadino era destinato ad aumentare esponenzialmente nel corso del tempo anche se ancora non si è chiarito a dovere quali siano le forze che favorirono questo processo impressionante. È possibile attribuire una parte della causa al crollo degli antichi meccanismi regolatori che andarono progressivamente perdendo di efficacia. Bisogna poi tenere conto del fatto che le forme regionali e locali che il processo assumeva di volta in volta dipendeva profondamente dalle condizioni politiche, economiche e giuridiche dominanti. Sotto questo profilo va attribuita una particolare importanza al diritto ereditario contadino. È infatti indubbio che i nuovi strati sotto contadini reclutavano i loro membri in primo luogo nella discendenza delle famiglie contadine il cui podere era rimasto indiviso. Dove poi il diritto di successione consentiva la divisione dei poderi ereditati, come in Francia e nella Germania sud – occidentale, vediamo un altro, opposto, fattore di impoverimento: il continuo frazionarsi della proprietà, le cui conseguenze economiche svantaggiose potevano venir compensate solo nel caso che si riuscisse ad impiantare colture specializzate intensive. Nel caso di lasciti ad erede unico, invece, la proprietà si conservava meglio ma rimaneva impellente il problema della sussistenza per gli eredi esclusi.
La pressione sulla popolazione rurale, poi, veniva accresciuta anche da altri fattori. Avevamo detto che in precedenza la struttura della signoria fondiaria restò sostanzialmente immutata in tutta Europa; ora, invece, troviamo due importanti ed opposte eccezioni a questa permanenza: da un lato le regioni ceralicole ad est dell'Elba, dove si sviluppò il vincolo alla gleba, e dall'altro l'Inghilterra, dove gli antichi diritti signorili furono soppressi. Si menzionino poi anche i polder tedeschi e fiamminghi, liberi da signoria. Ma dove la signoria pesava, pesava in maniera molto forte, addirittura per il 40% delle entrate dei contadini. La situazione poi peggiorava quando i signori non si limitavano alla riscossione ma cambiavano continuamente le carte in tavola alla ricerca di denaro, mutando gli affitti a lungo termine in affitti a breve termine, inventandosi nuove prerogatie e così via.
Un limite alla pressione fondiaria sui contadini da parte dei signori avvenne in Europa centrale e occidentale da parte dello stato, anche se la cosa si rivelò un'arma a doppio taglio, sostituendosi come tassatore al latifondista e solo nel 1700 il rapporto si equilibrerà.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia moderna
- Docente: Gino Longhitano
- Titolo del libro: Alle origini dell'età moderna
- Autore del libro: Ernst Hinrichs
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2005
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