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Costrutti e anticipazioni


-Costruire eventi significa anche astrarli così da poter attribuirgli un senso e ogni persona lo fa a modo proprio. Si osserva il flusso indifferenziato di circostanze che accadono intorno a noi e si cerca di trovarvi qualcosa che si ripeta.
-Ciò che si prevede non è l’evento nella sua interezza, ma semplicemente il fatto che si presenti un certo insieme di proprietà. Se accade un evento in cui le proprietà si presentano nel modo previsto lo si identifica con l’evento atteso. Prevedere significa costruire un movimento fra gli eventi che ci circondano. Il punto di convergenza di tutti i costrutti rilevanti costituisce la previsione. Il passo successivo sta nel vedere se un evento cade proprio in questo punto immaginario così da soddisfare tutti i suoi requisiti. Questa è la validazione.
-Per comprendere i costrutti bisogna concretizzarli, quindi per dare un senso agli eventi concreti dobbiamo leggerli attraverso i costrutti e per dare un senso ai costrutti dobbiamo riferirli agli eventi.
-Dato che una previsione si basa su costrutti bipolari questa tenderà a configurarsi alla sequenza se-allora-ma-non. Per avere davvero un senso la previsione deve distinguere fra ciò che accadrà e ciò che non accadrà; ciò è quello che si intende parlando di previsione differenziale.
Dire che una cosa accadrà significa anche dire che certe cose non accadranno e in caso contrario le nostre previsioni non sarebbero discriminanti. Una previsione include sempre un pronostico negativo quanto un’aspettativa positiva.
-Uso deduttivo dei costrutti: in ogni deduzione è implicata una relazione del tipo se- allora.

Tratto da LA PSICOLOGIA DEI COSTRUTTI PERSONALI di Carla Callioni
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