La natura di base dei costrutti
Il costrutto può essere applicato in modo sbagliato oppure applicarlo in modo non adeguato.
Ogni costrutto ha un ambito di pertinenza limitato e fuori da quell’ambito l’individuo non lo considera rilevante. Ma entro l’ambito di pertinenza del costrutto ci sono rilevanti somiglianze e differenze che, insieme, vanno a formare l’essenza del costrutto stesso (le differenze sono tanto importanti per il costrutto quanto le similarità).
Il costrutto è la base sulla quale si comprendono gli elementi ed è l’interpretazione di una situazione.
Le persone intendono ciò che dicono?
-Per una persone non è possibile riuscire a esprimere il proprio sistema costruttivo nella sua globalità. Può accadere che con le parole che usa non intenda ciò che gli altri credono che egli intenda. Le persone spesso esprimono i loro costrutti in modo incompleto (espressioni incomplete) e sul piano verbale questo costrutto è del tutto inutilizzabile.
-Il contesto minimo di un costrutto è dato da 3 cose: non si può esprimere un costrutto, sia in modo esplicito che implicito, senza coinvolgere almeno due cose tra loro simili e una terza che, per il medesimo aspetto, è diversa.
-I nomi come simboli dei costrutti personali: un nome è un modo per vedere somiglianze in un gruppo di eventi che distingue tale gruppo da un altro, perciò un qualunque nome esprime una specifica costruzione di eventi.
-Il caso in cui si cerca di esprimere una somiglianza universale, il parlante deve voler dir qualcosa, ovvero viene nascosto qualcosa in espressioni così universali, Es: “Tutto è buono”. Dato che i costrutti sono primariamente personali, non sono facilmente condivisi nella loro totalità. Bisogna essere consapevoli della natura bipolare dei costrutti e della possibilità che il continuum fra i due poli di “gentile” sia diverso da persona a persona.
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