Intellettualizzazione nella pubertà

In questo periodo accade anche che la sua intelligenza si fa più viva e i suoi interessi intellettuali si rafforzino.
Esiste una categoria di ragazzi dove il loro spiccato sviluppo intellettuale è evidente e sorprendente anche nel rapido sviluppo in altri campi.
Nel periodo della latenza l’oggetto del loro interesse deve essere concreto e non un prodotto della fantasia, deve essere un qualcosa che abbia una fisicità reale.
Si è inoltre colpiti dall’apertura e dall’indipendenza spiccate del loro modo di pensare, il loro sorprendente grado di empatia e comprensione che dimostrano e dalla saggezza con la quale a volte trattano problemi difficili
L’intellettualismo dell’adolescente pare serva solamente ad alimentare i sogni ad occhi aperti e la sola meditazione o discussione gli procurano di per se soddisfazione.
Analizzando i loro processi intellettuali si è notato che gli argomenti che li interessano di più sono gli stessi che hanno dato origine ai conflitti tra le diverse istanze psichiche. In genere l’ascetismo delude le speranze dell’adolescente così egli deve escogitare dei mezzi per superarlo; e la sua intellettualizzazione è il mezzo migliore. Dunque è così che l’adolescente trasforma la fuga ascetica dall’istinto, ma questo avviene solo nel pensiero ed è un processo intellettuale.
Una delle componenti indispensabili dell’Io è l’associazione di affetti e di processi istintuali con le rappresentazioni verbali considerata il primo passo che un individuo fa nel corso della sua evoluzione e il più importante per arrivare al dominio dei propri istinti.
In conclusione l’infanzia e la pubertà sono dei periodi in cui il bambino sente il pericolo degli istinti e l’intelligenza di cui è dotato lo aiuta in parte a superare questo periodo.