Elementi del montaggio. Tipi di dissolvenza
La dissolvenza è generalmente usata per sospendere la continuità temporale. Può essere distinta in tre forme:
dissolvenza d’apertura, l’immagine appare progressivamente a partire dal nero dello schermo;
dissolvenza in chiusura, l’immagine scompare progressivamente sino a diventare nera;
dissolvenza incrociata, l’immagine che scompare e quella che compare si sovrappongono per alcuni istanti sullo schermo. Era impiegata con frequenza nel cinema classico, in particolare modo per evidenziare i passaggi fra una scena e l’altra ed indicare così l’esistenza di un ellisse o salto temporale.
Un'altra soluzione di punteggiatura caduta abbastanza in disuso è quella del mascherino, realizzato durante la ripresa ponendo una sagoma opaca fra l’obbiettivo e la pellicola, per mascherare in parte il campo visivo allo scopo di creare effetti particolari.
Oggi non è più molto usato anche l’iride, caratteristica del cinema muto, che consiste nell’oscuramento progressivo dello schermo, ottenuto con un diaframma circolare applicato all’obbiettivo, producente un apertura o chiusura circolare dell’immagine; con la tendina, invece, la nuova immagine si sostituisce alla precedente, facendola scorrere via dallo schermo.
Se figure come gli stacchi, le dissolvenze e le tendine fanno, a tutti gli effetti,parte del discorso filmico, il piano di transizione è invece una figura legata alla narrazione della storia; è infatti un’inquadratura prettamente descrittiva, che avvia una scena col compito di introdurne i caratteri ambientali, consentendo allo spettatore di conoscere (o riconoscere) il luogo in cui sta per svolgersi una determinata sequenza. Il piano di transizione entra dunque a far parte di una precisa logica di comunicazione narrativa, quella che vuole mettere lo spettatore in grado di possedere tutte le informazioni necessarie ad una corretta comprensione dell’episodio narrato.
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Autore:
Laura Righi
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- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Analisi di Film
- Docente: Francesco Pitassio
- Titolo del libro: Il linguaggio cinematografico
- Autore del libro: F. Rossi
- Editore: Aracne
- Anno pubblicazione: 2006
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