Le opere di Bufalino
Le opere di Bufalino
Museo d'ombre - 1982 -
Un'antologia di Spoon River o la Racalmuto sciasciana in versione Comiso bufaliniana.
L'amaro miele - 1982 -
Contiene versi scritti tra il 1940 e il 1954. Una raccolta anomala perché lontana da quelli che furono i risvolti della poesia italiana del dopoguerra, perché non appartiene all'esperienza ermetica, ma a quelli pre ermetici del grande Decadentismo europeo. Bufalino tenta anche una sorta di restaurazione neoclassica, convinto che la poesia necessiti di regole, al di là dei salutari divincolamenti anti accademici.
Dizionario dei personaggi di romanzo - 1982 -
Antologia di brani di romanzi famosi.
Argo il cieco - 1984 -
Per Bufalino è un falso romanzo giocato su due registri, come nel bilanciamento di due forze contrapposte, perché i veri protagonisti sono due, anche se poi si tratta della stessa persona, da giovane e da vecchio. Un duello a distanza, in cui il giovane agisce da uno spazio aperto e felice, il vecchio da una stanza chiusa d'albergo. Ci sono due città, due tempi, due stagioni, due linguaggi. Tutto è doppio. Non c'è un vero epilogo. Resta come sottofondo del libro un'ironica, spinosa, disperazione di felicità. Malgrado il vecchio tenti di insaporire il passato il passato di ironie dolorose, l'arma della scrittura gli si spunta tra le mani. Una volta usciti dall'Eden non è più possibile ritornarvi. Alla fine vince la vita, il quotidiano stupore di esistere: la tentazione di vivere fa aggio su quella del morire. Il libro dunque è in bilico tra questi due toni, l'allegro e il funebre, gli alleluia della gioventù e i mea culpa della vecchiaia.
Non si dimentichi però che c'è un terzo personaggio, l'io scrittore, che si osserva scrivere con la mala curiosità di chi mentre fa l'amore si guarda allo specchio. È un romanzo che racconta l'impossibilità di scrivere un romanzo. È un romanzo semiologico, di strutture e segni, dove il linguaggio è il vero eroe del libro.
L'uomo invaso - 1986 -
Il tema centrale è la vita: spaventosa, misteriosa, bellissima; con effetti di terrore, stupore, estasi. È sicuramente un libro nuovo perché anzitutto si stacca, almeno in parte, dalla Sicilia e solo cinque su ventitrè sono ambientanti nell'isola. Il secondo punto innovati è la storicizzazione dei vari protagonisti, che non sono cioè inediti. È il tentativo di dare almeno principio ad un progetto che crei una grande Commedia storico – mitica, una specie di storia universale attraverso dei flash romanzeschi nei luoghi e nei tempi ricavati dalla memoria collettiva. Anche su questo calmo mare di personaggi conosciuti, però, si solleva improvvisamente l'onda dello spaesamento, dell'ironia.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura italiana moderna e contemporanea
- Docente: Maria Caterina Paino
- Titolo del libro: Dicerie dell'autore
- Autore del libro: Maria Caterina Paino
- Editore: Olschki
- Anno pubblicazione: 2010
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