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Diceria dell'untore - Bufalino -

Diceria dell'untore - Bufalino -


Iniziato nel 1950 e ripreso dall'autore nel 1971, fu pubblicato nel 1981. Il romanzo ebbe un immediato successo e vinse il Premio Campiello lo stesso anno. Originariamente voleva essere una sorta di Vita Nova, con poesie alternate ai capitoli, che poi invece finirono nella raccolta de L'amaro miele. Un aspetto prosimetrico a testimonianza della liricità viscerale di questo romanzo sin dalla nascita, il cui primo capitolo – non è dato sapere quale – nacque come tentativo di intrecciare un certo numero di parole, che pur remote per significato, erano vicine per timbro, odore e colore. Già da qui si nota l'intenzione di Bufalino di comporre una sorta di partitura musicale, un recitar cantando dove gli assoli venissero sostituiti dall'ironia scaltra. Stimoli esterni furono i versi, alcuni versi, di Ibn Zafar; le suggestioni del Trionfo della Morte e naturalmente il tentativo di esorcizzare la paura di essa.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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