Associazioni di mutuo soccorso nella Terra d'Otranto
Commercio marittimo
-Commercio Taranto: pesca di corallo bianco e rosso, molluschi;-Commercio Gallipoli: tonno, palamite;
-Commercio Brindisi: dentici,cernie,cefali,muli.
La maggior parte degli abitanti di Taranto, Gallipoli e Brindisi erano gente di mare.
Perché nascono le società di mutuo soccorso?
Le condizioni di pesca erano deficitarie e quelle dei pescatori erano peggiorate in quanto erano vittime degli speculatori, sfruttati e mal retribuiti. Da ciò, nasce l’esigenza per questi ultimi di organizzarsi in società cooperative.
I fini di queste società:
Tra le varie organizzazioni esistenti possiamo trovare società di mutuo soccorso con fini differenti, quali:
- Erogare sussidi ai soci in casi di malattia, di inabilità al lavoro,di vecchiaia, oppure
- Aiutare le famiglie dei soci defunti acquistando anche gli attrezzi del mestiere.
Le varie associazioni presenti in Terra d’Otranto:
- “Società di mutuo soccorso tra i Figli del mare”(1877) fondata da due insegnati, Francesco Guacci e Angelo Quarantino;
N.B. Questa società fu l’unica ad assolvere interamente i suoi compiti mutualistici verso i soci.
Scopi:
1) provvedere ai bisogni dei soci;
2) aiutare i sofferenti e i vecchi;
3) emanciparsi dall’ignoranza
Doveri dei soci:
1. pagare mensilmente una somma di 50 centesimi;
2. avere buon comportamento;
3. difendere la reputazione della società e dei suoi iscritti.
Diritti dei soci:
1. sussidio giornaliero in caso di inabilità al lavoro;
2. spese funerarie a carico della società.
Bottai
- “Associazione Operaia dei Bottai” (1881) fondata a Gallipoli.- “Cooperativa fra i bottai” (Vedi cap.4)
Scopo: fondare un opificio sociale per la fabbricazione delle botti.
Requisiti di ammissione:
-solo bottai;
-età min. 20 e max. 30;
-tassa di ammissione;
-contributo annuo.
Poche erano le società di mutuo soccorso e se a Gallipoli e Taranto avevano una minima rappresentanza, a Brindisi mancava.
Ostricoltori
- “Società degli ostricoltori tarantini”(1900)Scopo: miglioramento dell’industria ostricola nel Mar Piccolo di Taranto e in altri punti d’Italia.
Stivatori
- “Società cooperativa di lavoro e mutuo soccorso fra marinai mercantili e stivatori di carico e scarico di Brindisi”(1899) fondata da 6 cittadini brindisini.Compiti della società: carico e scarico.
Requisiti di ammissione:
-età min 20 max 60;
-solo marinai mercantili e stivatori, caricatori e scaricatori;
-essere domiciliato a Brindisi da almeno 5 anni.
Scopo della società: contrastare gli appaltatori locali sin dall’assunzione stessa dei lavori, in grado di ostacolare il tradizionale sfruttamento operato dai caporali e di neutralizzare la pressione dei molti lavoratori non organizzati.
Nei primi anni del Novecento si diffondevano in Terra d’Otranto società di mutuo soccorso che promuovevano forme di cooperazioni di consumo o di produzione del lavoro
- “Società cooperativa di lavoro fra operai facchini caricanti e scaricanti del porto”(1901) fondata a Taranto.
- “Associazione cooperativa fra soli marinai caricanti, scaricanti e stivatori di Taranto”
Scopo: eseguire lavori di carico e scarico.
- “Società Anonima Cooperativa fra gli stivatori ed affini del porto di Brindisi” (1904)
Scopi:
-provvedere al benessere duraturo degli associati e al loro miglioramento economico e sociale;
-costituire un fondo sociale per l’acquisto di tutti gli attrezzi del mestiere;
Durata della società: 25 anni.
Requisiti di ammissione:
-età minima 21 anni;
-essere nato o abitare da almeno 5 anni a Brindisi;
-essere idoneo come stivatore.
- “Cooperativa Stivatori Marittimi e trasporto Acqua del Porto di Brindisi” (1904)
Scopo: formare un fondo sociale per poter assumere ed eseguire lavori di carico e scarico merci e trasporto acqua nel porto di Brindisi.
Durata della società: 25 anni.
Requisiti: (vedi quelli della società precedente).
Pescatori
- “Società cooperativa di lavoro e risparmio fra i pescatori” fondata a Gallipoli e senza successo.- “Società Cooperativa di lavoro e produzione fra i pescatori del Canale d’Otranto”(1905) fondata a Otranto.
Durata della società: 30 anni.
Scopi:
-tutelare gli interessi dell’industria;
-migliorare le condizioni dei pescatori e della pesca in generale.
Carbone
- “Cooperativa di lavoro fra Scaricatori e Caricatori di carbone e merci del porto di Brindisi e Soccorso Naufraghi” (1906) fondata a Brindisi.Scopo: costituire un fondo sociale che le permetta di assumere ed eseguire per conto proprio il lavoro di carico e scarico carbone e merci.
Durata prevista della società: 25 anni;
Requisiti di ammissione: età minima 18 anni.
Questa società aveva preparato un rigido regolamento per i soci.
Cooperative
- “Cooperativa di produzione e lavoro fra pescatori, ostricoltori e miticoltori di Taranto”(1907)1907 anno molto difficile caratterizzato da un’agitazione da parte della lega degli ostricoltori.
- “Cooperativa Lavoratori del Porto di Carico Scarico Carboni e Merci, Salvataggi e ricuperi marittimi” (1908)
Scopo: miglioramento economico e morale; formazione di un fondo sociale per provvedere agli operai gli attrezzi del mestiere che rimarranno di proprietà collettiva.
Requisiti di ammissione: 21 anni di età e prova di idoneità come stivatore.
Durata prevista: 25 anni.
- “Società cooperativa lavoratori cattolici del proto” (1911) fondata a Brindisi.
- “L’emancipazione” (1911) fondata a Taranto in seguito al momento difficile che aveva colpito questa città ( nel 1910 l’epidemia colerica aveva messo in evidenza la tragica situazione igienica sanitaria).
Scopi:
-coltivare e vendere ostriche e mitili;
-miglioramento economico e sociale.
Requisiti di ammissione: minimo 21 anni e una buona condotta.
Questa società fu riconosciuta dal prefetto di Lecce come cooperativa nel registro prefettizio. Tale riconoscimento non sembrò legale a un’altra cooperativa, la quale fece reclamo senza esito positivo. Parliamo della società:
- “I due seni del Mar Piccolo”(1913) che collaborava con la “Società ostricoltori tarantini”.
- “Società cooperativa fra i lavoranti della pesca ed affini «Progresso»”(1914)
- “Società cooperativa anonima tarentina per le industrie pescherecce”(1914) sede Taranto.
Durata prevista: 30 anni.
Requisiti di ammissione:tra i 16 e i 60 anni.
Scopo: esercitare le suddette industrie collettivamente, concorrere all’affitto di zone atte alla ostricoltura e mitilicoltura e provvedere al miglioramento.
- “Ostricoltori e mitili cultori tarantini”
Scopo: esercitare la coltivazione delle ostriche e dei mitili.
- Società cooperativa fra operai mitili cultori ed ostricoltori «Fede e Lavoro».( della quale non si hanno notizie)
- “Società cooperativa di lavoro fra manovali, operai, pittori ed affini” sede Taranto.
Scopo: eseguire lavori di carenaggio.
- “Società cooperativa fra i pittori di carene” (1917)
Scopo: eseguire lavori pubblici e privati.
Durata prevista: 5 anni.
- “Società cooperativa fra operai mitilicoltori e ostricoltori «onestà e lavoro»” (1917) sede Taranto
- “Società cooperativa «Volontà e Lavoro»”
- “Cooperativa barcaioli” (1914).
Continua a leggere:
- Successivo: Le ditte Riccardi e Nuzzo di Galatone
- Precedente: Banca popolare di Firenze, Martina e Torre Santa Susanna nella Terra d'Otranto
Dettagli appunto:
-
Autore:
Marco D'Andrea
[Visita la sua tesi: "La Statistica nel Betting"]
- Facoltà: Economia
- Corso: Economia e Finanza
- Esame: Storia Economica
- Docente: F. Mastrolia
- Titolo del libro: Tra terra e mare. Aspetti dell'economia di Terra d'Otranto (1861-1914)
- Autore del libro: F. Mastrolia
- Anno pubblicazione: 2010
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Capacità operativa e accessibilità del nuovo porto di Anzio
- La fiera della nautica da diporto e progetto dei padiglioni espositivi presso il parco del porticciolo di Sant'Erasmo C-shell. Padiglione espositivo temporaneo.
- Crisi Idrica Globale e Desalinizzazione
- Blue economy e turismo: un approccio intersettoriale come strumento per la salvaguardia e lo sviluppo delle aree blu
- Oceani, Mari e Abissi tra storia, letteratura e scienza: dall’immaginario antico alle attuali teorie scientifiche
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.