La funzione pedagogica di Fede e Bellezza
Per Tommaseo, l'opera è un tracciato su cui l'autore stesso impegna a
camminare: non è un caso se, da sposato, interviene sul testo
alleggerendo il suo Giovanni dalle ombre che potrebbero mettere in
discussione la sua mutatio vitae. E l'ultima redazione ha un andamento
ancora più deciso. Tutto ciò depone a favore dello scrittore. Quali che
siano le nostre convinzioni e i nostri gusti, occorre riconoscere che
Fede e Bellezza è un unicum nel filone confessionale romantico: siamo di
fronte a un'opera in cui davvero la Bellezza fa tutt'uno con la Fede.
Proprio
sulla base di quest'unità dobbiamo inquadrare il rapporto tra Tommaseo e
la letteratura confessionale francese. Se alla Sand egli poteva
rimproverare di non essere abbastanza cristiana, in Sainte-Beuve ad
attrarlo era la soluzione religiosa che questi pareva dare alle
inquietudini del tempo. E tuttavia, anche qui emergeranno delle
perplessità sul suo giansenismo ipocrita.
Alla vigilia della
morte di Sainte-Beuve, il giudizio tommaseiano, nella sua durezza, pone
una precisa frattura ideologica, la distanza tra certi compromessi e il
proprio radicalismo cristiano.
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