Il periodo fiorentino e il primo periodo milanese: la fase tardoromantica di Verga
Del 1871 è Storia di una capinera. Maria, orfana di madre e vissuta in un collegio di monache, trascorre qualche mese in campagna prima di prendere i voti. Ha la possibilità di conoscere il mondo e s'innamora di Nino. Non avendo questi la dote, deve tornare in convento e prendere il velo. Nino sposa la sorellastra; e per la passione Maria s'ammala e sfiora la follia, fino a morire.
Il romanzo presenta vari punti di interesse. Per la prima volta, Verga si sforza di assumere il punto di vista di un personaggio semplice ed elementare; adotta il fiorentino in modo meno enfatico; compare il tema, poi ricorrente, dell'orfano e dell'escluso; infine l'esclusione sociale della vittima si congiunge al fattore economico. Il romanticismo resta vivo comunque, con l'amore-passione.
Il successivo romanzo è Eva (1873). La sconfitta del protagonista, Enrico Lanti, è duplice e riguarda l'amore e l'arte. Non solo fallisce la sua storia d'amore con la ballerina Eva, ma finisce anche frustrato il suo desiderio di restare fedele agli ideali artistici della giovinezza. Il romanzo è ancora la storia di un giovane romantico che verifica il fallimento dei propri ideali.
In Eva il romanticismo giovanile di Verga appare ormai in crisi ma ancora non del tutto superato. Il mondo arcaico-rurale della Sicilia è un'alternativa alla modernità. Alla ballerina, che incarna la civiltà moderna, si contrappongono la famiglia e la Sicilia. In Tigre reale (1875), nella notte d'amo-re in cui la russa Nata è ammalata di tisi e ridotta a un cadavere, si vede l'influenza scapigliata.
Con Eros (1874), la parabola della delusione romantica è ormai completata. Verga è approdato a un realismo freddamente oggettivo, ma un po' squallido e scolorito, poi temperato dal Verismo.
Di questo periodo è anche una novella di ambiente rusticano e siciliano (bozzetto siciliano), Nedda (1874). Per la prima volta Verga sceglie umili personaggi della sua terra: Nedda è una povera raccoglitrice di olive. La novella non è verista, perchè l'autore difende il proprio personaggio.
Continua a leggere:
- Successivo: L'adesione al Verismo e il ciclo dei Vinti
- Precedente: L'apprendistato catanese: la fase romantica di Verga
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Letteratura italiana
- Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
- Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
- Editore: Palumbo, Palermo
- Anno pubblicazione: 1998
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Henry Wadsworth Longfellow: the poet translator
- «Sì cominciò Beatrice questo canto». Strategie retoriche negli esordi della Commedia.
- La critica letteraria a “I Malavoglia” di Giovanni Verga: confronto tra Alberto Asor Rosa, Romano Luperini, Vitilio Masiello
- Italo Calvino lettore dell'Ariosto
- Presenze e immagini dell'Islam nella Commedia di Dante
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.