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L'intreccio tra utopia e distopia

Di recente, alcuni critici hanno notato l'intensificarci dell'intreccio tra utopia e distopia. L'utopia è divenuta impronunciabile, sia per la sua pretesa di stabilire dogmaticamente il perfetto stato di una società, sia per la difficoltà che abbiamo di scorgere nel presente i semi di un futuro sostenibile. Ma nello stesso tempo, di fronte a un'epoca rassegnata, riprendere l'utopia è controcorrente.

Non ci sarebbe, infatti, scrittura della catastrofe, se non ci fosse chi lotta per un esito diverso. Nel dibattito americano sono emerse le formule della distopia dotata di speranza (hopeful distopia) e della distopia critica, che recupera i temi del pacifismo e della difesa dell'ambiente. Sono collegate ad essa alcune distopie femministe del novecento, in particolare Butler, Piercy e Cadigan.

Tratto da "SCRITTURE DELLA CATASTROFE" DI MUZZIOLI di Domenico Valenza
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