Fattori di rischio connessi alla genitorialità
Fanno riferimento a tutte quelle condizioni in cui la funzione genitoriale, nelle sue componenti fondamentali di cura e protezione dei figli, è fortemente disturbata e influisce profondamente sulla qualità della relazione genitore-bambino. Quest'ultima rappresenta un'esperienza importante che influenza la personalità del bambino, la struttura delle sue difese e anche le rappresentazioni che il bambino si costruisce riguardo a ciò che è possibile aspettarsi dalle relazioni con gli altri.
Condizioni di rischio provenienti da ambiti diversi possono verificarsi contemporaneamente ed essere esacerbate o mitigate dal sistema familiare. In questa prospettiva, la famiglia rappresenta il contesto all'interno del quale i fattori protettivi e di rischio interagiscono tra loro e influenzano lo sviluppo successivo del bambino.
A questo riguardo, può essere utile effettuare un confronto fra i 3 sistemi di classificazione attualmente più accreditati: l'ICD-10, il DSM IV, la Classificazione diagnostica: 0-3. La Classificazione diagnostica 0-3 colloca sull'Asse II i disturbi della relazione bambino-genitore. Per ogni categoria vengono prese in considerazione l'intensità, la frequenza e la durata del disturbo, nonchè i seguenti aspetti: 1) le caratteristiche dell'interazione; 2) il tono affettivo; 3) il coinvolgimento psicologico (viene considerato il significato che il genitore attribuisce al comportamento del bambino). Il focus è la relazione in sé, e non vengono considerati altri fattori a carattere psicosociale.
Il DSM-IV colloca nell'Asse IV i “problemi col gruppo di supporto primario”. Questi comprendono: morte di un membro; problemi di salute; rottura della famiglia a causa di separazione, divorzio o allontanamento; trasferimento da casa; secondo matrimonio di un genitore; abuso sessuale o fisico; iper protezione genitoriale; trascuratezza verso il bambino; disciplina inadeguata; disaccordo coi fratelli; nascita di un fratellino.
L'ICD-10 colloca tali problemi nell'Asse V, relativo alle situazioni psicosociali anomale associate. Le varie categorie considerate vengono presentate come possibili fattori di rischio di disturbo psichiatrico, ma solo in quanto fattori eziologici aggiuntivi. Dobbiamo inoltre constatare che le situazioni psicosociali anomale elencate, pur essendo abbastanza rappresentative delle possibili situazioni di rischio, sembrano rispondere a criteri essenzialmente descrittivi. In relazione a questo punto di vista, sembra quindi maggiormente utile lo sforzo effettuato dalla Classificazione diagnostica 0-3 nella direzione di analizzare la qualità della relazione genitore-bambino tenendo presenti contemporaneamente le 2 componenti della diade.
Comunque sono numerose le variabili di cui tener conto per valutare l'entità del rischio connesso alla genitorialità.
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Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore D'angelo
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Diagnosi Psicodinamica
- Titolo del libro: Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Autore del libro: M. Ammaniti
- Editore: Cortina
- Anno pubblicazione: 2001
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