I libri ebraici del gruppo ebraico siciliano (1200)
I LIBRI EBRAICI. Gli inventari post – mortem hanno conservato abbondanti tracce della cultura dei dotti siciliani. Il possesso di libri testimonia naturalmente una profonda originalità del gruppo ebraico siciliano, costituita dalla totale assenza di un ambiente chiuso di dotti, che riunisca invece alla funzioni di rabbino anche quelle di medico. Non essendoci una specializzazione simile a quelle dei giuristi cristiani, la coincidenza tra sapere e ricchezza si fa coincidente solo in parte ed è difficile tracciare limiti precisi tra le categorie sociali che abbiano riscontro sul piano religioso.
Anche un carpentiere o un sarto poteva possedere un numero ampio di libri di contenuto di alto livello. Non sembra dunque esserci alcun rapporto fisso fra ricchezza, tipo di attività economica e sapere. Possiamo dire che per quel tanto che lasciano intuire i titoli delle opere, difficili da identificare, si tratta di un sapere standardizzato fatto di libri della Legge, commentari e trattati talmudici, dizionari. Solo i medici sembrano avere un background specifico ma è anche la professione che meno conosciamo. La cultura religiosa degli ebrei siciliani, infine, sembra omogenea e le biblioteche palermitane sono uguali per contenuto a quelle del resto della Sicilia.
I libri censiti sono abbondanti, quasi 580, con una media di venti libri a inventario. Parecchi di questi sono in parte ricopiati in fase di apprendistato. Se il sapere talmudico è ben radicato nelle opere così come l'attenzione per la liturgia, trascurabile è invece il contenuto di poesia, logica, filosofia e qabbala. Sulla base degli autori che si riescono ad identificare l'attenzione maggiore è rivolta agli aspetti giuridici e morali della cultura ebraica medievale, come Rashi e Maimonide. Un altro argomento frequente è il lecito e l'illecito nella macellazione e nell'alimentazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia medievale
- Docente: Clara Biondi
- Titolo del libro: Arabi per lingua, ebrei per religione
- Autore del libro: Henri Bresc
- Editore: Mesogea
- Anno pubblicazione: 2001
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