Media-broker diplomacy
Media-broker diplomacy
Si riferisce alla mediazione internazionale, condotta, e a volte iniziata, attraverso professionisti dei mass media ⇒ diversamente dalla media diplomacy (in cui i giornalisti principalmente seguono le decisioni dei policymakers), nella media-broker diplomacy il giornalista agisce come se fosse un vero diplomatico, spesso iniziando o conducendo i negoziati più critici.
Esiste una variante a questo modello, la cosiddetta secret media-broker diplomacy. Apparentemente, potrebbe sembrare contraddittoria sin dal nome, ma non è così. A volte, soprattutto in situazioni particolarmente delicate, gli officials preferiscono affidarsi a dei mediatori esterni, compresi i reporter, per garantire la segretezza di certi negoziati ⇒ un giornalista con una grande esperienza, che gode di un alto livello di fiducia presso gli officials, oppure un veterano corrispondente diplomatico, potrebbero avere accumulato abbastanza esperienze e conoscenze da conoscere “i trucchi” per proteggere il segreto dei loro colleghi, svolgendo una vera e propria missione diplomatica.
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Il modello della media-broker diplomacy rappresenta forse l’interazione più controversa tra officials e diplomatici.
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