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Disturbi del carattere


Il carattere si struttura con modalità permanenti che influiscono sul grado ed il modo di scarica, sulle difese, gli affetti, la specificità delle relazioni oggettuali ed il funzionamento adattivo in generale, allo scopo di armonizzare i bisogni interni e le domande del mondo esterno. Il fatto che i tratti del carattere siano sani o patologici dipende dalla capacità dell'Io di raggiungere quel grado di flessibilità, mobilità ed anche reversibilità all'interno di un riferimento costante, che gli consenta un funzionamento mentale ottimale. Per disturbi del carattere si intende un gruppo eterogeneo di problemi che hanno in comune una rigidità abituale di modalità di comportamenti senza un marcato disagio soggettivo. Quando si sviluppano dei disturbi del carattere è avvenuta una risoluzione del conflitto intrapsichico attraverso modalità stabili di reazione che permettono una gratificazione parziale dei desideri istintuali, ma con limitazioni o addirittura attraverso la rinuncia totale a cui si accompagnano grosse inibizioni nel divertimento e nel lavoro. Queste formazioni rigide servono per mantenere una difesa costante contro impulsi, affetti ad essi connessi, specialmente angoscia e colpa, ma anche bisogno di amore, sicurezza, innalzamento della stima di sé. Essendo i tratti del carattere egosintonici, c'è inizialmente poca motivazione al cambiamento. Tuttavia, un'esposizione ripetuta alle conseguenze sociali e personali delle proprie azioni può fare si che il soggetto venga a chiedere un trattamento. In questo caso è necessaria l'analisi delle distorsioni del carattere, ma ciò dà origine ad angosce ed a forti resistenze.

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