Psicosi
E' presente una disorganizzazione grave della personalità ed una marcata regressione sia dell'Io che libidica. Lo psicotico è inconsciamente fissato ad un livello di sviluppo primitivo, la fase narcisistica. Questo determina una delle più importanti caratteristiche della psicosi: il cambiamento nella relazione con le persone e gli oggetti del mondo attorno a lui; gli individui vengono visti come ritirati e staccati, spesso con un forte atteggiamento ostile. Lo psicotico presenta un grave disturbo nella propria identità, nella differenziazione tra rappresentazione di sé e dell'oggetto, nella capacità di tollerare la separatezza; il suo esame di realtà è seriamente compromesso; i meccanismi di difesa sono molto primitivi. Sono caratterizzati da comportamenti bizzarri, idee deliranti, reazioni affettive inappropriatamente labili e intense, ritiro, disturbo significativo nel contatto con la realtà e nel senso di realtà. Caratteristiche preminenti sono esperienze allucinatorie, difficoltà di comunicazione.
Mentre nella nevrosi la lotta è soprattutto tra istinti dell'Es e processi difensivi dell'Io, nelle psicosi l'Es sopraffà le difese dell'Io e viene in conflitto con una realtà frustrante, e può essere gestito solo con la restituzione distorta e allucinata.
Originariamente si riteneva che non si potesse sviluppare una relazione di transfert con gli psicotici a causa del loro elevato grado di narcisismo; tuttavia è più corretto affermare che si sviluppano transfert intensi e distorti, che devono essere gestiti e risolti con grande cura perchè spesso rappresentano gli sforzi iniziali per ristabilire una genuina relazione oggettuale con un altro essere umano.
Stato Borderline
Termine applicato a personalità che manifestano fenomeni sia nevrotici che psicotici senza rientrare univocamente nell'una o nell'altra categoria diagnostica. In questi stati esiste una certa capacità di adattarsi superficialmente all'ambiente, di mantenere relazioni oggettuali, e molte funzioni dell'Io possono risultare relativamente intatte. Si osservano, tuttavia, debolezza nelle difese contro gli impulsi primitivi, interferenze nella valutazione generale della realtà, nel pensiero logico, nell'adattamento all'ambiente ed in altri aspetti del funzionamento dell'Io. Sotto tensione possono manifestarsi aspetti psicotici.
I pazienti di questo tipo sono spesso incapaci di riconoscere le loro difficoltà come sintomi e non hanno una motivazione profonda a chiedere aiuto se non sulla base dell'emergenza.
Continua a leggere:
- Successivo: Disturbi del carattere
- Precedente: Nevrosi
Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore D'angelo
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Diagnosi psicodinamica
- Titolo del libro: Psicologia Clinica. problemi diagnostici ed elementi di psicoterapia
- Autore del libro: A. Lis
- Editore: Giunti
- Anno pubblicazione: 1993
Altri appunti correlati:
- La diagnosi in psicologia clinica
- L’autismo. Spiegazione di un enigma
- Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Il colloquio come strumento psicologico
- Psicopatologia differenziale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Disfunzione erettile psicogena
- Modelli eziopatogenetici nelle teorie dei sistemi motivazionali: un confronto fra il modello cognitivo-evoluzionista di G. Liotti e la prospettiva psicoanalitica di J. D. Lichtenberg
- I contorni della figura etnopsicoanalitica sullo sfondo clinico della psicologia culturale
- Disturbi del comportamento alimentare: Obesità infantile - Rassegna di metodi e strategie d’intervento
- Psicologia e cardiologia: analisi di un caso
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.