Finalità del colloquio
-Motivazione soggettiva e oggettiva: la componente vissuta come soggettiva è orientata da una forza psicologica orientata nella direzione di un certo obiettivo. Mentre quella oggettiva è una qualità che appartiene all’obiettivo.
-Motivazione su base cognitiva e/o affettiva: l’attenzione è centrata su aspetti cognitivi, affettivi o entrambi.
-Motivazione conscia/inconscia: centrare l’attenzione sugli aspetti consci, inconsci o entrambi deve essere esplicitato o tenuto presente dall’esaminatore fin dall’inizio e durante tutto il colloquio.
-Motivazione auto centrata: il colloqui riguarda la conoscenza di sé o si rivolge ad un tema esterno alla persona.
Per quanto riguarda l’aspettativa sia il conduttore che il soggetto si aspettano qualcosa dal colloquio. Le attese del conduttore rientrano nello scopo per cui questi conduce il colloquio mentre l’aspettativa del soggetto è più legata alla richiesta latente ed affettiva che ha nei confronti del colloquio. Il soggetto è spinto dal bisogno (più o meno intenso) di essere in qualche modo alleviato nel suo disagio. In ambito clinico l’aspettativa è caratterizzata:
1-dall’intensità e urgenza del bisogno che richiede una soddisfazione;
2-dalla qualità del beneficio che il soggetto si aspetta
3-dal grado di consapevolezza dell’aspettativa stessa.
Le caratteristiche affettive dell’aspettativa invece sono: intensità del bisogno che cerca soddisfazione e urgenza del bisogno stesso (Soddisfazione immediata) e la qualità del beneficio che l’esaminatore si aspetta.
Lo scopo del colloquio è un processo di conoscenza e il conduttore deve esplicitare o concordare insieme al soggetto il fine principale comune da raggiungere e deve mettere in atto tecniche adatte per facilitare il suo raggiungimento.
Continua a leggere:
- Successivo: Scambio verbale e comunicazione non verbale
- Precedente: Motivazione, aspettativa e scopo nella partecipazione al colloquio
Dettagli appunto:
-
Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Teoria e tecnica del colloqio e dell'intervista
- Titolo del libro: Il colloquio come strumento psicologico
- Autore del libro: Lis A., Venuti P., De Zordo M.
- Editore: Giunti
- Anno pubblicazione: 1995
Altri appunti correlati:
- Lo schizofrenico della famiglia
- Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Psicologia Clinica. Problemi diagnostici ed elementi di psicoterapia
- Adolescenza e compiti di sviluppo
- Pediatria
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Le Allucinazioni Uditive: aspetti teorici e l'esperienza di un gruppo di auto mutuo aiuto in un CSM Romano
- L'adolescente psicotico in Istituzione. Gli atelier e la pratique a plusieurs in "Antenna G. Beolchi"
- Adolescenza e trasgressione nella società di oggi. Il significato della sfida: con se stessi o con il mondo?
- Intervento psicologico-clinico e cambiamento. Esperienza in un reparto di Neuropsichiatria infantile.
- Il disagio nell'infanzia e nell'adolescenza in un'ottica di Psicologia di Comunità
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.