Cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni

Ciò che si modifica, nel tempo, è la struttura stessa della rete, ovvero le connessioni tra le unità. Per questo, l'architettura della rete è estremamente dinamica. Al termine dell'apprendimento i livelli di attivazione delle unità e i pesi delle connessioni tendono a disporsi in uno stato stabile in tutta la rete, ma la rete non raggiunge mai uno stato di staticità.
Ogni subsimbolo può essere attivato alla comparsa di input diversi, che sono rappresentati, infatti, nella stessa rete attraverso diverse configurazioni di connessioni di facilitazione: allora, un input nuovo, che possiede una proprietà in comune con l'input per il quale si è già creata una configurazione di connessioni di facilitazione, attiverà un'unità coinvolta nella configurazione consolidata ma anche altre unità, non connesse alla configurazione; ciò porta a una modificazione dei pesi delle connessioni originarie.
Anche secondo il modello strutturalista di Piaget, lo sviluppo cognitivo implica una modificazione sostanziale delle strutture mentali che il bambino utilizza per interagire con la realtà, e propone che le strutture cognitive non raggiungano mai un equilibrio statico. Le simulazioni connessioniste consentono, allora, di esemplificare i principi piagetiani di assimilazione e accomodamento.
Il cambiamento dinamico della configurazione di una rete neurale comporta anche una modificazione delle rappresentazioni che la rete si costruisce del proprio ambiente: esse, infatti, non vengono mai immagazzinate all'interno di specifiche unità ma sono immagazzinate sotto forma di configurazioni di connessioni tra unità; pertanto, nel corso dello sviluppo, le rappresentazioni della rete si modificano gradualmente