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Limiti della teoria comportamentista


Tolman dimostra che l'apprendimento non avviene sempre e unicamente come conseguenza del rinforzo. Gli animali, ad esempio, riescono ad apprendere anche delle mappe cognitive (es: rappresentazione mentale della mappa di un labirinto).
Köhler dimostra che alcuni animali attuano un apprendimento per intuizione (insight), nel quale l'animale modifica il suo comportamento e trova la soluzione del problema improvvisamente, quando riesce a strutturare in modo radicalmente diverso gli elementi (Wertheimer: pensiero produttivo [vs pensiero cieco per prove ed errori]).
Gli studi sull'apprendimento nei bambini e negli adulti hanno dimostrato che essi sono in grado di usare un sistema di mediazioni costituito da risposte simboliche interne da loro stessi prodotte.
I bambini, inoltre, come gli adulti, prestano attenzione alle informazioni rilevanti, formulano ipotesi, creano strategie per la selezione delle informazioni.
I Kendler elaborarono la teoria della mediazione, ipotizzando che alcuni comportamenti manifesti possano essere mediati da risposte non osservabili, i mediatori interni, la cui funzione è quella di costruire un legame tra la stimolazione esterna e le risposte manifeste alle quali essi conducono.
Dimostrarono che gli animali e i bambini piccoli (< 6 mesi) reagiscono in modo conforme ad una teoria di relazione diretta tra stimolo e risposta, ma che tuttavia i bambini, a partire da una certa età, sviluppano una tendenza ad utilizzare mediatori interni per reagire agli stimoli (il modo in cui il bambino apprende dipende dall'età).
Non si può ipotizzare, quindi, che l'apprendimento sia uguale in tutte le specie animali e per tutte le età. Inoltre, non si può pensare che il bambino sia un passivo accumulatore di conoscenza, e che lo sviluppo sia un processo continuo.
E' importante distinguere tra la prestazione comportamentale e il processo che la genera. Per spiegare il comportamento, è necessario fare inferenze sui processi interni non osservabili che mediano il comportamento oggetto di studio.
Infine, risulta improbabile che lo sviluppo possa avvenire in modo dominio-generale.

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
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