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L'educazione degli adulti nell'attualità della learning society

L'educazione degli adulti nell'attualità della learning society


Alla luce delle istanze dell'educazione permanente, la finalità dell'EdA si è andata quindi chiarendo e definendo nel miglioramento della qualità della vita secondo l'ideale del seguire il corso più rispondente ai propri interessi, di considerare il lavoro proprio come mezzo di autoespressione e di partecipazione alla vita comunitaria, di resistere all'enorme mole di beni di consumo e di informazioni che si riversano su di lui, di partecipare ai processi decisionali di tutti i tipi, con piena consapevolezza delle alternative possibili. L'EdA porta con sé anche la speanza in un mondo migliore, in una società più giusta e più umana, in una riconsiderazione critica dei valori indispensabili per una vita operosa e felice.
Proprio l'affermarsi dell'educazione permanente e dunque della seconda metà dell'Ottocento, ha portato ad evidenziare la limitatezza di un sistema educativo scuolacentrico, dato che tale sistema è andato trasformandosi progressivamente in senso policentrico. Il significato dell'educazione permanente può essere colto a pieno se la si guarda come un concetto pedagogico nel quale, in una grande sintesi storica, si saldano insieme in modo efficace le grandi proposte della pedagogia moderna, dall'autoeducazione all'orientamento, dalla scuola aperta a tutti all'educazione democratica, dalla scuola su misura alla scuola come piccola polis.
L'EdA si delinea dunque come idea normativa di tutti i processi di formazione umana e suggerisce un modo nuovo di considerare i momenti ed i luoghi in cui si promuovono processi formativi, così da caratterizzare la stessa educazione come svolgentesi in modo formale, informale e non formale (nel senso di realtà extrascolastica), nel riconoscimento che i processi educativi possono essere promossi dai mass media, dalle realtà sindacali e professionali, dall'impresa, dalla famiglia, dalla comunità locale e così via dicendo, in maniera tale che tutta la società si consideri educante.
Si chiede all'educazione di favorire la socializzazione, tenendo conto della tripla dimensione dell'individuo, che è contemporaneamente soggetto, oggetto ed agente di socializzazione, concetto quest'ultimo che si lega a quello di integrazione sociale. Si tratta dunque di una competenza globale legata alla condizione di cittadino e di produttore di beni e servizi.

Tratto da STORIA DELLA PEDAGOGIA di Gherardo Fabretti
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