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Teoria della categorizzazione del sè Turner-SCT


Turner e colleghi considerano la SCT (Teoria della categorizzazione del sé) come uno degli sviluppi più interessanti della SIT (Teoria dell’identità sociale).
A differenza della teoria dell’identità sociale, secondo cui l’identità sociale deriva dall’appartenenza di gruppo, nella teoria della categorizzazione del sé l’identità sociale costituisce un livello di astrazione della rappresentazione cognitiva di sé.
La SCT cerca di chiarire come giungano le persone a concettualizzare se stesse come appartenenti a determinate categorie sociali.
Il processo cognitivo della categorizzazione comporta una accentuazione delle somiglianze intracategoriali e delle differenze interacategoriali.
Quando le persone categorizzano sé e gli altri possono usare diversi livelli di astrazione.
I tre livelli di astrazione del sé sono:
livello sovraordinato: il soggetto si vede come essere umano e fa delle considerazioni su elementi di ordine più generale. (Human identity)
livello intermedio: il soggetto si vede come membro di un gruppo in confronto con altri membri di un altro gruppo. (Social identity)
livello subordinato: l’individuo (il sé) si vede come entità unica rispetto agli altri membri dell’ingroup (personal identity)
La conseguenza della categorizzazione del sé a livello intermedio (quello dell’identità sociale) fa sì che il soggetto si definisca come membro di un gruppo.

Tratto da I GRUPPI SOCIALI di Alessio Bellato
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