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Fattori di espulsione degli immigrati

Fattori di espulsione

Si tratta di un complesso insieme di situazioni demografiche, economiche, sociali, politiche e culturali, strettamente intrecciate:
1. sul piano demografico va ricordato il forte aumento della popolazione che ha interessato la maggior parte dei paesi del Terzo Mondo, e dovuto soprattutto alla brusca caduta del tasso di mortalità, a cui, però, non si è ancora accompagnata una corrispondente contrazione del tasso di natalità
2. l’incremento demografico non diverrebbe però un fattore di espulsione senza il concomitante peggioramento delle condizioni di vita di una gran parte della loro popolazione
3. non si devono dimenticare gli effetti dell’implosione che sta gonfiando a dismisura gli informi agglomerati del Terzo Mondo per effetto di un caotico processo di urbanizzazione

Ulteriore degrado dell’ambiente e il tracollo dei trasporti, delle comunicazioni e di tutti gli altri servizi (igienici, sanitari, educativi), con un gravissimo deterioramento delle già precarie condizioni di vita
4. ai fattori di ordine economico-sociale si accompagnano quelli di carattere più propriamente culturale: la diffusione della conoscenza dei modelli di vita occidentali suscita ciò che è stata chiamata la “rivoluzione delle aspettative crescenti”
5. sul piano politico, va ricordato che l’unica risposta data in molti paesi ai drammatici problemi economici-sociali e alle istanza di rinnovamento è stata la più brutale repressione → America Latina, Indonesia, Sri Lanka, Filippine, Grecia, Turchia
6. in altri casi, determinanti sono stati i conflitti bellici (Egitto, dopo la guerra del Kippur), le guerre civili (El Salvador), gli scontri fra le fazioni (esodo degli eritrei dopo la controffensiva etiopica), i dissidi di carattere razziale, etnico, religioso (tutsi in Ruanda, hutu in Burundi, curdi) o un insieme di tutto ciò (Libano)
7. non mancano le situazioni di grave degrado ecologico, che solo in parte possono ritenersi naturali → paesi del Sahel, la cui crisi dipende dal concorso della siccità, dovuta anche all’inquinamento da petrolio dell’Atlantico, e di un irrazionale sfruttamento economico

Tratto da GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA di Elisa Bertacin
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