Definizione di medioevo cinese
In storiografia è sempre pericoloso utilizzare concetti propri di epoche diverse per facilitare la spiegazione di fenomeni complessi. Questa regola diventa ancor più ineludibile se applicata a civiltà tanto diverse quanto erano quella dell’Impero romano e quella dell’Impero cinese. Tuttavia identificare il periodo della storia cinese che va dal crollo imperiale del 220 alla sua ricostituzione nel 589, con il termine occidentale di ‘Medioevo’, non pare una scelta ingiusta, poiché molte sono le similitudini così come i distinguo da apporre. Analizziamo.
Romolo Augustolo fu deposto nel 476, l’ultimo imperatore della dinastia Han nel 220. In entrambi i cassi il collasso fu dovuto all’emergere di contraddizioni ineludibili, risultato di processi che si erano generati unitamente, e in conseguenza, allo sviluppo del potere imperiale, e, in misura minore ma non trascurabile, alla pressione esercita dalle popolazioni barbare ai confini degli imperi.
In entrambi i casi il crollo del potere centrale fu seguito da un lungo periodo di anarchia, caratterizzato da continue lotte per il potere fra i vari signori della guerra e dal ritorno alle economie improntate sull’autarchia e sull’autoconsumo. Un’altra caratteristica in comune è la continuazione dell’idea imperiale, rappresentata in Europa da Bisanzio e in Cina da Nanchino, dove sopravissero gli eredi dell’antica dinastia, che si consideravano i legittimi discendenti della passata gloria imperiale. Anche il ruolo dei barbari si presta ad interessanti analogie: dapprima distruttori e poi, una vota assorbita la vecchia civiltà ormai remota, protagonisti di un tentativo di restaurazione della passata grandezza.
Un’altra analogia è rappresentata dal ruolo svolto dalle religioni straniere durante questo periodo. Il crollo degli imperi fu accompagnato dal crollo sei sistemi ideologici che li avevano sorretti, ma l’unità culturale rimase salvaguardata grazie alla forza unificante del cristianesimo in Europa e del Buddismo in Cina. Tuttavia proprio qui cominciano anche le differenza: la Chiesa cattolica svolse in Europa anche un importante ruolo politico, cosa che la Chiesa buddista in Cina non fece mai: pur riuscendo ad accumulare un grande potere politico ed economico, essa non si pose mai come potere autonomo nei confronti dello stato, cosicché la Cina non conobbe mai un fenomeno paragonabile al conflitto che oppose in Occidente la Chiesa cattolica all’impero.
Altra fondamentale differenza è questa: mentre in Europa l’anarchia che seguì il crollo dell’Im-pero produsse un nuovo sistema politico alternativo, il feudalesimo (che evolvette autonomamente portando alla formazione degli stati nazionali), in Cina ciò non successe. Anche l’iniziale fase di frammentazione politica e sociale che si ebbe nel periodo immediatamente seguente il crollo del potere centrale -frammentazione che potremmo definire pseudofeudale- rappresentò solo una fase di transizione verso la rifondazione di strutture sociali ed economiche proprie dell’impero centralizzato. In un certo senso il medioevo cinese può essere considerato come un’epoca in cui si andarono progressivamente ristabilendo le condizioni per la ricostruzione dell’impero centralizzato, attraverso il superamento graduale delle contraddizioni che avevano portato alla rovina il Primo impero.
Ma per quale motivo in Cina si istaurò un processo direzionalmente opposto a quello occidentale? La risposta più ovvia è che le istituzioni Han erano molto più radicate e più necessarie di quelle romane. Per capire questa affermazione bisogna comprendere come da millenni il ruolo tradizionale dello stato in Cina fosse il controllo delle acque. Le immense opere di costruzione degli argini per evitare le inondazioni del Fiume Giallo o i giganteschi canali per l’irrigazione non potevano essere affrontate da un semplice feudatario ma richiedevano necessariamente un imperatore. L’impero era insomma, specie nella Cina del Nord, una vera e propria esigenza economica e sociale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Lorenzo Possamai
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- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia cinese
- Titolo del libro: Storia della Cina
- Autore del libro: Mario Sabattini e Paolo Santangelo
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2010
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