I sacerdoti pubblici romani
I sacerdoti pubblici romani
Il complesso sacerdotale e i collegi: i sacerdoti pubblici romani non erano “uomini di Dio” come in altre religioni, benché alcune categorie si dovessero attenere a regole rigide. Compito principale dei sacerdoti era quello di regolare i rituali, assistendo magistrati durante la celebrazione dei sacrifici, le dedicazioni, le consacrazioni de templi, boschi sacri, sacelli, are. Ogni sacerdote e ogni collegio aveva poi compiti specifici (caratteristica della religione romana); i sacerdoti, la cui carica era a vita, venivano reclutati dai ranghi sociali più alti e solo con la lex Ogulnia del 300 a.C. anche i plebei furono ammessi nei collegi. Ovvio è che tutti i candidati dovevano possedere requisiti specifici: cittadinanza romana, nascita legittima, integrità fisica e morale. Sarà solo con Augusto che assume la carica di pontefice massimo nel 12 a.C. a far nuovamente reclutare i sacerdoti più alti nell’ordine senatorio, mentre tutti gli altri dovevano appartenere all’ordine equestre e venivano nominati direttamente dalla figura dell’imperatore in qualità di pontefice massimo, non più dalla cooptazione degli altri sacerdoti.
Continua a leggere:
- Successivo: I collegi sacerdotali ufficiali, il Collegium pontificium
- Precedente: Le influenze etrusche sulla cultura romana
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Muliere
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Umanistiche
Altri appunti correlati:
- Storia delle religioni
- Il politeismo
- Diritto Ecclesiastico
- Geografia Culturale e dei Paesi Mediterranei
- Filosofia. Cinque passi per varcarne la soglia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il culto di Castor a Roma in età arcaica
- Dalla Maschera-Costume al Costume-Maschera
- La "violenza di ritorno": una teoria di Maurice Bloch
- Prospettiva centrale e prospettiva geometrica: dalla percezione simbolica dello spazio al luogo come territorio e paesaggio
- Permanenze rituali e influenze culturali nel fare famiglia a Nord Est. Il caso veneziano
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.