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Holderlin precettore a Francoforte



Nel 1795 Holderlin giunge alla Grofstadt di Francoforte per fare il precettore presso il banchiere Gontard. Qui Holderlin è amato e rispettato, sopratt d moglie Suzette. Holderlin vuole riavvicinarsi ad Hegel, gli trova un posto come precettore. Periodo felice in cui si incontrano la coscienza creativa e moderna di Holderlin e la riflessione di Hegel che vuole risolvere le aporie ereditate da Kant. Holderlin allude a un “libro non dotto” da scrivere assieme. Il riferimento è critico verso 3 forme d filosofia: la prospettiva kantiana (in nome di un procedimento rigorosamente scientifico aveva sancito i limiti conosciitivi della ragione umana – Hegel dirà che Kant ha avuto terrore dell' oggetto metafisico), la filosofia fichtiana nella rilettura di Schelling (prendere le mosse dal problema kantiano – com’è possibile la conoscenza – aggrappandosi all’ideale platonico per arrivare a comprendere la dinamica dell'autocoscienza soggettiva), la teologia che relega la ragione umana in un ruolo minore. I 2 amici si concentrano sul rapporto tra la possibilità del conoscere metafisico e la rappresentazione dell'Essere come esso è, indipendentemente dal nostro modo d rappresentarlo. Superare quel che rimane aperto in “Giudizio ed essere”. Ma ora non vogliono risolvere il binomio autocoscienza-essere, bensì il rapporto che noi esseri storici possiamo avere con l’Essere assoluto inteso come trascendente. 1797: Holderlin vede il fenomeno religioso come la “connessione superiore” per concepire l’inconcepibile. Holderlin sostiene che per gli antichi i rapporti religiosi erano più collegati. Sono solo i rapporti mitici = né intellettuali ne storici ma storico-intellettuali, che dischiudono il mondo spirituale cui appartengono.

Tratto da HOLDERLIN di Dario Gemini
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