Inferenze causali, percezione e giudizio sociale
È molto probabile che un individuo effettui in modo automatico delle inferenze attribuzionali (riconducendo il comportamento altrui a caratteristiche interne) tutte le volte che osserva un comportamento di un'altra persona. Solo in un momento successivo è possibile correggere l'impressione iniziale, a condizione siano disponibili sufficienti risorse cognitive. In situazione di risorse limitate, sono le info riguardanti il linguaggio non verbale ad avere il sopravvento su quelle di tipo linguistico: si è maggiormente tutelati dalle lusinghe della componente verbale della comunicazione.
Prestare troppa attenzione agli aspetti non verbali può far correre rischi, essendo processi di valutazione che richiedono un'attenta valutazione dello stimolo e che portano a cogliere solo aspetti macroscopici e vistosi.
Continua a leggere:
- Successivo: Inferenze di tipo goal-directed
- Precedente: Le relazioni e le inferenze causali
Dettagli appunto:
-
Autore:
Alessio Bellato
[Visita la sua tesi: "Il trattamento di gioco nei bambini con autismo"]
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Psicologia
Altri appunti correlati:
- Storia delle comunicazioni di massa
- Psicologia della disabilità
- Psicologia dello sviluppo
- Sociologia della comunicazione
- Politica e media nell'età contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Videogiochi e violenza. Il caso di Grand Theft Auto
- L'educazione al terrorismo suicida in tv: infanzia tradita, minaccia per la pace
- Consumo televisivo e comportamento nei minori secondo le figure genitoriali. Una ricerca empirica
- La pubblicità e i disturbi del comportamento alimentare: una rassegna della letteratura più recente sull'obesità infantile
- La televisione e i bambini. Finestra sul mondo o grande persuasore?
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.