Libido e nevrosi in Adler
Teoria della nevrosi: la riformula dopo la sua separazione con Freud nel 1911. Nel 12 pubblica “il Temperamento Nervoso”. L'individuo è unico, è un tutto, ogni parte riflette il tutto, ogni sintomo mostra segni del passato, presente e futuro. La vita psichica è diretta verso una meta, che può subire modificazioni. Esistono norme immaginarie, ideali, che orientano l'attività umana, ed è la logica della vita sociale. L'anormalità, e anche la nevrosi, è una devianza individuale da queste norme immaginarie.
L'origine delle nevrosi è da ricercare nelle sensazioni che si originano dalle inferiorità organiche. L'impronta organica mette in moto il processo di autoaffermazione. Ma i sensi di inferiorità possono essere causati anche da fattori sociali.
Prima della nevrosi esiste un processo di preparazione comune costituito dall'aumento di attenzione che il paziente rivolge a sè e agli altri, poi agli eventi. Il nevrotico ha una “tecnica di vita”. Egli vive in un mondo di finzioni, organizzato intorno a coppie di sentimenti contrapposti (inferiorità contro senso esaltato della sua personalità / femminile - virile / sconfitta - trionfo). Il nevrotico dà un segno alle cose. Gli insuccessi anche piccoli possono essere terribilmente importanti.
Protesta virile dell'uomo: il risultato dei suoi dubbi circa il proprio ruolo sessuale, o la paura di non viverlo con successo.
Nell'origine delle nevrosi è importante, a differenza di Freud, il fattore sociale.
Sostanziazione = il nevrotico gioca con le sue fantasie e alla fine comincia a crederci. Quando la finzione deve affrontare la realtà, sorge il pericolo.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Napoli
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Psicologia generale
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