L’assolutismo morale
L’assolutismo morale
Il fondamentalismo culturale corre il probabile rischio di condurre a forme di assolutismo morale.
Secondo questa impostazione, la moralità è un ambito non negoziabile, basato sulla ragione umana e su una legge ritenuta naturale, su ideali assoluti e su principi espliciti noti a tutti (come, per esempio, «non uccidere»), dotato di una forza di coercizione valida per chiunque, in tutti i luoghi, in ogni tempo, indipendentemente dalle differenze reali presenti fra le persone o le culture.
Tale concezione indica ciò che è moralmente desiderabile alla luce della ragione o di una fonte divina, indipendentemente dal grado di consenso osservato in modo fattuale e storico.
L’assolutismo morale non è esente dalla distorsione dell’etnocentrismo morale, che contiene in sé i germi dell’imperialismo morale. Esso presuppone, infatti, l’assolutizzazione di un certo punto di vista, sia pure quello dominante in un certo periodo storico in una data cultura. Sfocia quindi nella definizione etnocentrica di una presunta legge naturale che, in quanto tale e in quanto manifestazione di una «rivelazione naturale» (o divina), è imposta a tutti gli esseri umani, indipendentemente dal loro sistema culturale di credenze, valori e pratiche. Entra in gioco un atteggiamento di presunzione universalistica che può condurre a forme di fanatismo e dogmatismo etico, nonché alla forzata conversione delle persone di altre culture al proprio credo morale.
Né la filosofia né la religione né la scienza sono in grado di definire un sistema morale immutabile e valido per tutta l’umanità. Soprattutto le religioni con una forte impronta dogmatica contengono le premesse del fondamentalismo morale, poiché sono inclini a proclamare la loro superiorità e unicità e sono attive nell’azione di proselitismo e conversione degli altri.
È verosimile che l’assolutismo morale conduca a forme d’intolleranza, alimentate da un atteggiamento di superiorità per l’adozione di principi morali ritenuti in modo presuntuoso più nobili e giusti. Di conseguenza, l’assolutismo morale spesso favorisce la produzione di stereotipi e pregiudizi etnici negativi nei confronti di culture che non condividono il medesimo codice morale.
Il fondamentalismo morale favorisce la comparsa di condotte violente a livello fisico e psicologico, giustificate in nome del credo morale assoluto. Siamo di fronte al tentativo di sopraffazione di una cultura da parte di un’altra.
Continua a leggere:
- Successivo: Il relativismo culturale
- Precedente: La psicologia del confine culturale
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Psicologia della comunicazione
- Docente: Luigi Anolli
- Titolo del libro: La mente multiculturale
- Autore del libro: Luigi Anolli
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2006
Altri appunti correlati:
- Elementi di antropologia culturale
- Suono e sentimento
- Il primo libro di antropologia
- Antropologia culturale e dell'educazione
- Storia contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Identità in fuga nella letteratura popolare americana degli anni Cinquanta
- Governo dell'epidemia e linea della razza
- Orgogliosi di essere rom: il caso di una cultura che ha messo ai margini la psicopatologia
- Il ruolo degli animali nella cultura Sami
- Il disturbo alimentare: La Culture-Bound Syndrome dell'Occidente
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.