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Le modalità del racconto


La trasmissione dell’informazione narrativa avviene gradualmente, con due possibilità:
1) il racconto, attraverso un narratore più o meno presente, fornisce al lettore una maggiore o minore qtà di informazioni in modo da aumentare o diminuire la distanza dagli eventi che narra.
2) Il racconto può scegliere di dosare l’informazione modellandola attorno a un punto di vista, adottando una prospettiva piuttosto che un’altra.

1) la distanza tra racconto e storia può essere calcolata attraverso
- la quantità di informazioni che il racconto fornisce: questo parametro è in rapporto inversamente proporzionale alla velocità del racconto (più veloce è il racconto, minore sarà la quantità di informazioni; più lento è il racconto maggiore sarà la quantità di informazioni)
- la presenza più o meno visibile del narratore, grado di presenza dell’istanza narrativa
    
una variazione della distanza tra racconto e storia porta ad una variazione dell’illusione referenziale: il messaggio-racconto sembra tanto più realistico quanto meno vistosa è la presenza dell’emittente informatore.

La distanza tra racconto e storia è minima quando massima è la quantità di informazioni trasmessa e minima è la presenza dell’informatore. La modalità del racconto che massimizza l’effetto di realtà è la MODALITA’ DEL MOSTRARE, attraverso il racconto mimetico.

La distanza tra racconto e storia è massima quando minima è la quantità di informazioni e massima la presenza dell’informatore. La modalità che segue questi principi è quella del NARRARE e sviluppa così un racconto diegetico.

Tratto da IL TESTO NARRATIVO di Priscilla Cavalieri
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