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Tollerazna religiosa in Francia nell'età moderna



In Francia è il partito dei “politici” che sente molto vicino il tema della tolleranza. Le linee fondamentali di tale partito furono poi adottate nell’editto di Nantes (1598) promulgato da Enrico IV. I “politici” infatti sostengono che il problema religioso può risolversi solo in uno stato accentrato che garantisce la libertà di culto. Non si tratta però di anarchia religiosa, ma di una concessione che lo stato fa ad un particolare gruppo di sudditi. Quando ad esempio l’editto di Nantes garantì agli ugonotti la libertà di culto, si tratto di una concessione transitoria che nel 1685 fu revocata, passando per l’autoritarismo religioso di Luigi XIII e XIV. I politici accolgono in sostanza i principi dell’irenismo religioso (eiréne = pace) di Erasmo. Inoltre loro sostenevano che la tolleranza religiosa, come voleva Machiavelli, può risultare un buon instrumentum regni per una convivenza pacifica all’interno di una nazione.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA di Carlo Cilia
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