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Il cuore


L’azione del cuore è ritmica e la contrazione del miocardio è avviata da cellule muscolari cardiache specializzate, raggruppate in una struttura, il nodo seno atriale (SA), che è localizzata nella parete dell’atrio destro e definita pacemaker naturale. L’impulso qui generato è poi trasportato da tre fasci a una struttura di raccolta, il nodo atrioventricolare (AV), e da qui il fascio di His trasmette l’impulso al rimanente miocardio funzionale. Le singole miocellule sono saldate tra loro da strutture denominate dischi intercalari che garantiscono efficaci connessioni meccaniche ed elettriche. Per potersi contrarre, la cellula miocardica deve prima sviluppare un potenziale d’azione; questo, nell’uomo, può insorgere nelle cellule ventricolari spontaneamente e al di fuori del controllo del nodo SA. Il potenziale d’azione si diffonde poi da una cellula muscolare alla successiva attraverso i dischi intercalari, che assicurano la coesione meccanica e la connessione elettrica tra i due elementi cellulari, consentendo così la trasmissione del potenziale d’azione (sinapsi elettrica). Le cellule del nodo seno atriale, che hanno il compito di avviare l’attività cardiaca, non hanno un potenziale di riposo stabile ma una tendenza spontanea alla depolarizzazione. Pertanto deve esistere un meccanismo di regolazione che consenta alla frequenza cardiaca di stabilizzarsi a riposo e ciò è ottenuto mediante l’azione del sistema nervoso autonomo che innerva il cuore con le sue due branche, simpatica e parasimpatica, garantendo l’azione regolatrice sia della frequenza (azione cronotropa) sia della forza di contrazione (azione inotropa). Il sistema simpatico (adrenergico) garantisce un’azione cronotropa e inotropa positiva aumentando sia la frequenza sia la forza di contrazione; il sistema parasimpatico (colinergico, vagale) ha azione cronotropa e inotropa negativa poiché ha un effetto inibitore. Come il tessuto muscolare scheletrico, anche il miocardio si contrae sfruttando l’energia che si libera dalla scissione dell’ATP, che pertanto deve essere immediatamente ricostruito mediante la fosforilazione ossidativa che avviene a livello dei mitocondri. L’ossigeno è fornito al miocardio dal circolo coronario la cui perfetta efficienza è un requisito indispensabile per garantire la funzione miocardica.
L’azione di pompa del cuore garantisce un continuo flusso di sangue, la gittata cardiaca (volume di sangue pompato al minuto), che deve essere adeguato alle richieste metaboliche dell’organismo.

Tratto da FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE II di Lucrezia Modesto
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