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L’attrazione della pubblicità


Caratteristiche formali dello spot che attraggono bambini suscitando piacere e gradimento:
- Brevità spazio-temporale: lo spot piace perché ha una storia breve, adatta a tempi di attenzione e concentrazione dei bambini.
- Ripetitività
- Semplicità delle situazioni e immagini
- Semplicità verbo-iconica
- Facile da memorizzare
- Rapidità delle azioni
- Aspetti ludici, umoristici e paradossali
- Musica
- Personaggi sorridenti, simpatici e rassicuranti
- Clima di serenità, amicizia e successo
Grazie a questi elementi lo spot penetra nel modo di pensare e nella mente creando un mondo, una realtà fittizia in cui il bambino può identificarsi.
Il processo di identificazione = avviene quando negli spot vi è la presenza di bambini. porta il bambino a immedesimarsi nei bambini degli spot, producendo un coinvolgimento emotivo. Al bambino piacciono le situazioni familiari degli spot proprio perché rendono più facile l’identificazione e sono quindi fonte di piacere e di emozioni.
Il processo di emulazione = quando invece i protagonisti degli spot sono ragazzi di età superiore all’età dello spettatore. Dato che i bambini apprendono per imitazione, ossia agiscono gli stessi comportamenti del modello osservato per ricevere gli stessi benefici e ricompense e immaginarsi come lui, i testimonial utilizzati negli spot diventano perfetti modelli da imitare.

Diversi autori concordano con il fatto che l’industria alimentare è una dei maggiori attori nel campo della pubblicità e lo è anche per l’infanzia. Alcuni studi si sono dedicati al ruolo che la promozione alimentare, in particolar modo la pubblicità televisiva, gioca nell’influenzare le scelte alimentari dei bambini.
La pubblicità televisiva ha una diretta influenza sulle preferenze alimentari e sulle scelte dei bambini, questo è determinate se si considera il rischio insito nella promozione di prodotti definiti junk food (cibo spazzatura), ovvero cibo particolarmente ricco di grassi e zuccheri.
In questo caso le pubblicità alimentari non vendono prodotti, ma offrono sogni, modelli sociali, stili di vita e comportamenti alimentari. Non si acquista una merendina ma uno stile di vita.
In generale gli spot di junk food creano attorno al cibo un clima di simpatia e allegria trasformando il bisogno primario  fisiologico del mangiare in un momento di gioco e divertimento.
La comunicazione pubblicitaria alimentare diretta a minori è dominata dai big five:
1. cereali colazione
2. dolci
3. snack salati
4. bibite
5. fast food

Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
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