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Le fasi del processo di socializzazione ai consumi


Il processo di socializzazione ai consumi può essere rappresentato con semplice schema imput-output, dove ai due estremi troviamo le agenzie di specializzazione e gli esiti del processo.
Nella sua semplicità il modello è in grado di tener conto della complessità cognitiva del soggetto, in quanto considera il suo livello di sviluppo cognitivo e gli stili di  apprendimento che possono essere messi in atto negli specifici contesti di apprendimento. La forza del modello risiede nel fatto di considerare eventuali agenti esterni che possono frapporsi fra agenzia di socializzazione e soggetto.
La socializzazione dei consumi può essere descritta come un processo in cui si alternano fasi diverse, caratterizzate dalla manifestazione progressiva delle
dimensioni sottostanti al comportamento di consumo. Queste fasi sono:
1. capacità di provare desideri e preferenze
2. volontà ottenere un mezzo per soddisfarli
3. opportunità compiere scelte d’acquisto
4. possibilità valutare prodotto e sue alternative

Un quadro completo del processo di socializzazione è dato da Roedder che suddivide l’iter di socializzazione in tre stadi:
- perceptual stage: 3-7 anni. Bambini hanno già familiarità con concetti di marca, ma la loro comprensione si ferma a livello superficiale. Conoscenze elementari, attratti da singolo attributo.
- analytical stage: 7-11 anni. Esperienze acquisto e consumo si strutturano in schemi cognitivi complessi. Oggetti valutati attraverso performance. Aumento complessità processi decisionali.
- reflective stage: 11-16 anni. Perfezionamento competenze cognitive e relazionali. Si sposta attenzione su dimensione sociale del consumo.


Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
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