Educazione fisica, intellettuale e morale secondo Aporti

Educazione fisica -> poiché gli uomini deboli sono inutili allo stato e di peso a se stessi; gli esercizi ginnici non devono essere imposti al bambino in quanto deve manifestare piacere vedendo i compagni.

Educazione intellettuale -> forma il loro giudizio. Il programma comprende l’insegnamento della lingua e della nomenclatura per mezzo del metodo “dimostrativo”, consistente nel mostrare gli oggetti e delle fedeli immagini per farli osservare, per passare poi alla memorizzazione dei loro nomi; in questo modo parola e cosa sono strettamente unite.
Circa l’insegnamento della lingua Aporti propone le vie di fatto, cioè il contatto vivo e diretto con essa per mezzo delle conversazioni, anziché le astratte regole grammaticali; insiste sulla necessità di insegnare la lingua nazionale a discapito dei dialetti. La lettura e la scrittura vengono insegnate solo nell’ultimo anno di frequenza della scuola d’infanzia. Anche il calcolo è appreso attraverso la numerazione di oggetti concreti.

Educazione morale ->  egli considera profondamente fuse insieme la religione e la morale, assegna le preghiere, lo studio della storia sacra e la disciplina stessa della scuola.
Gli asili aportiani hanno sostanzialmente le stesse strutture di una scuola elementare; la penetrazione della mentalità infantile è scarsa e il gioco non ha particolare rilievo.
Tuttavia il merito di Aporti consiste nell’aver posto all’attenzione della società del tempo il problema dell’educazione precoce dei poveri come fattore di progresso civile e di rinascita nazionale, e nell’aver realizzato istituzioni concrete in cui dar corso a questi progetti. Negli stessi anni però Frobel realizza nel suo kindergarten un modello educativo per l’infanzia molto più “a misura di bambino”, al quale si ispireranno anche gli educatori italiani quando vorranno superare i limiti degli asili aportiani.