Caratteristiche generali e meccanismi della tolleranza
La tolleranza al self dei linfociti T e B presenta numerose caratteristiche, molte delle quali sono comuni alla tolleranza verso gli antigeni estranei. La tolleranza origina dal riconoscimento degli antigeni da parte dei linfociti specifici. Il passo più importante che ha permesso agli immunologi di studiare il fenomeno della tolleranza è stata la scoperta che è possibile indurre questo fenomeno in animali da esperimento, attraverso l'esposizione del sistema immunitario ad antigeni definiti in condizioni controllate. I primi studi sulla tolleranza hanno dimostrato che questa può essere indotta se il riconoscimento antigenico avviene durante la vita fetale o neonatale. Inoltre, la tolleranza al self può essere indotta nei linfociti autoreattivi immaturi negli organi linfoidi primari (tolleranza centrale) oppure nei linfociti maturi presenti nei siti periferici (tolleranza periferica). La tolleranza centrale determina che il repertorio dei linfociti maturi non contenga cellule capaci di riconoscere antigeni presenti negli organi linfoidi primari (il timo per le cellule T e il midollo osseo per quelle B). Questi antigeni contengono quelli ubiquitari così come quelli periferici. Infatti, la tolleranza centrale si instaura perché, durante il processo di maturazione degli organi linfoidi primari, tutti i linfociti passano attraverso stadi in cui l'incontro con l'antigene porta alla morte cellulare o a sue modifiche funzionali. I soli antigeni normalmente presenti nel timo e nel midollo osseo sono gli antigeni self, perché antigeni estranei che provengono dall'ambiente esterno non vengono trasportati nel timo, ma catturati e trasportati agli organi linfoidi periferici, come i linfonodi e la milza. Quindi negli organi linfoidi primari i linfociti in fase di sviluppo normalmente incontrano solamente alte concentrazione si antigeni self. L'interazione dei linfociti con quest'ultimi produce diversi effetti; ad esempio le cellule possono morire per apoptosi se troppo affini per il self (delezione clonale). Molte cellule B immature non muoiono ma cambiano la specificità dei loro recettori perdendo la capacità di riconoscere antigeni self (editing recettoriale). La tolleranza periferica, invece, è il processo che rende i linfociti maturi incapaci di rispondere agli antigeni self, ne riduce la sopravvivenza o ne determina la morte per apoptosi. Comunque, la tolleranza periferica è il più importante meccanismo che mantiene la non-risposta verso gli antigeni self che sono espressi nei tessuti periferici e che determina la tolleranza agli antigeni self che sono espressi durante la vita adulta, dopo che i linfociti maturi sono stati generati.
Continua a leggere:
- Successivo: Tolleranza dei linfociti T
- Precedente: Definizione di tolleranza immunologica
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Azarnia Tehran
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Scienze Biologiche
- Esame: Immunologia
- Docente: Enza Piccoella
- Titolo del libro: Immunologia cellulare e molecolare
- Autore del libro: Abbas A.K., Lichtman A.H., Pillai S.
- Editore: Elsevier SRL
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Sviluppo di sensori capacitivi per l'analisi di sieri biologici su strumenti automatici
- Circuito di reward – Psicologia Positiva: Interazione tra biologia e pensiero
- Risposte immunitarie nei vertebrati ectotermi: attività cellulari e molecolari di leucociti del Teleosteo Dicentrarchus labrax
- Evoluzione dell'interferone nei vertebrati: caratterizzazione molecolare dell'interferone di orata (sparus aurata)
- Il Breakthrough Cancer Pain (BTCP):una nuova visione neurobiologica del dolore nel paziente oncologico
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.