La promozione del multiculturalismo
Le marche spesso riflettono l’ambiente culturale in cui sono situate, luogo nel quale in generale esse sono anche cresciute. Inoltre è frequente il fenomeno che l’identità di marca si faccia spesso promotore di valori della regione o del paese dove esse sono cresciute.
Ad esempio Giorgio Armani sarà sempre caratterizzato da uno stile neoclassico che riflette una certa disinvoltura tipicamente italiano specifica della marca.
Dior --> Parigi; Coca Cola e Marlboro--> America
L’aumento della presenza pubblicitaria, soprattutto delle marche globali (mega-brand) contribuisce alla promozione di culture specifiche di altre regioni; tale fenomeno di sensibilizzazione nei confronti di altre culture differenti risulta spesso molto importante poiché permette una migliore comprensione si valori differenti e alimenta il rispetto della differenza e le possibilità di solidarietà.
E’ dunque logico che spesso vediamo le marche implicate in questo sforzo multiculturale all’origine di iniziative di promozioni culturali o umanitarie.
Tale atteggiamento da parte delle marche può essere interpretato da parte dei consumatori in maniera negativa e così comportare dei rischi, ma bisogna anche riconoscere i progressi reali portati da certe marche nella diffusione della loro identità culturale.
Ad esempio nei paesi in via di sviluppo, la musica, la letteratura, il teatro e il cinema sono ampiamente sostenuti da marche nazionali, compagnie aeree o altri soggetti.
Non soltanto le marche promuovono, attraverso la loro distribuzione e la loro comunicazione mondiale, i valori della propria cultura specifica, ma per il semplice fatto che questa cultura può essere “sperimentata”, consumata grazie a queste marche, esse diventano un fattore di comprensione più intima della diversità.
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