Requisiti per disporre le intercettazioni nell'ambito del processo penale
Le intercettazioni di comunicazioni e conversazioni sono ammesse con molti limiti imposti dalla necessità di rispettare la garanzia prevista dall’art. 15 cost.
La compressione della libertà individuale è ammessa soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria e con le garanzie stabilite dalla legge: vige anche in questa materia la duplice riserva di legge e giurisdizione.
Tali requisiti sono:
- possono essere disposte relativamente ai soli reati previsti dall’art. 266 c.p.p.
- delitti non colposi con pena da 5 anni a ergastolo;
- delitti contro pubblica amministrazione con pena superiore a 5 anni;
- delitti concernenti sostanze stupefacenti;
- delitti concernenti armi;
- delitti di contrabbando;
- reati di ingiuria, usura o molestia.
- devono essere autorizzate dal giudice su richiesta del PM;
- possono essere ammesse soltanto quando vi sono gravi indizi di reato e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini.
Infine sono previsti divieti di utilizzazione e garanzie in favore di difensori, consulenti tecnici e loro ausiliari.
Le intercettazioni per gravi delitti, quali criminalità organizzata, minaccia per mezzo del telefono o contro la personalità individuale, i requisiti sono attenuati: basta la sussistenza di “sufficienti indizi”; l’intercettazione delle comunicazioni tra presenti è ammessa anche se non vi è motivo di ritenere che nei luoghi di privata dimora si stia svolgendo l’attività criminosa.
Le intercettazioni preventive sono quelle intercettazioni telefoniche effettuate allo scopo di prevenire il compimento di determinati delitti particolarmente gravi in tema di criminalità mafiosa o terroristica.
Queste intercettazioni sono disposte dal Pubblico Ministero con decreto motivato quando “vi siano elementi investigativi che giustifichino l’attività di prevenzione”.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale penale - modulo I, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: Manuale di procedura penale
- Autore del libro: Paolo Tonini
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