Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mirra e Cinira
Mirra, figlia di Cinira, re di Cipro, si innamorò del padre; grazie all’aiuto della vecchia nutrice, riuscì ad organizzare un incontro d’amore. Infatti, durante i festeggiamenti in onore di Cerere, la madre della ragazza aveva fatto un voto di castità; la nutrice, allora, propose a Cinira di accoppiarsi con una giovane vergine, la quale però non voleva farsi vedere. In questo modo Mirra riuscì ad unirsi per più volte col padre e a rimanere incinta. Una notte però, Cinira guardò l’amante e si accorse che si trattava della figlia: infuriatosi per l’inganno, cercò di uccidere Mirra inseguendola con una spada. La fanciulla, piangendo, chiese aiuto agli dei che la trasformarono in un albero da cui esce una resina chiamata appunto mirra. Dopo nove mesi dalla corteccia dell’albero nacque Adone, frutto di questo amore incestuoso.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Ducceschi
[Visita la sua tesi: "Il Vangelo morto sulla croce - Lettura de L’Anticristo di Friedrich Nietzsche"]
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Filosofia
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