La fine della pace del XIX secolo – Karl Polanyi
La fine della pace del XIX secolo – Karl Polanyi
La civiltà del diciannovesimo secolo poggiava su quattro istituzioni. La prima era il sistema dell’equilibrio del potere, la seconda era la base aurea internazionale, la terza era il mercato autoregolantesi, la quarta era lo stato liberale. Tra queste istituzioni la base aurea si mostrò decisiva; la sua caduta fu la causa prossima della catastrofe. La fonte e la matrice del sistema era tuttavia il mercato autoregolato. La base aurea era semplicemente un tentativo di estendere il sistema del mercato interno al campo internazionale; il sistema dell’equilibrio del potere era una sovrastruttura eretta sulla base aurea; lo Stato liberale era esso stesso una creazione del mercato autoregolato. Così, il sistema dell’equilibrio del potere non poteva assicurare la pace dopo che il sistema economico mondiale sul quale esso si basava era caduto.
Il diciannovesimo secolo ha prodotto il fenomeno inedito della pace di cento anni, dal 1815 al 1914. Questo trionfo del pacifismo pragmatico non era certamente il risultato di una assenza di gravi cause di conflitto. Durante la prima fase del secolo, guerre civili, interventi rivoluzionari e controrivoluzionari furono all’ordine del giorno. Durante la seconda metà tale dinamica rallentò, ma una serie incessante di guerre aperte accompagnò la marcia della civiltà industriale nei domini di culture superate o di popoli primitivi. Questa miracolosa realizzazione di pace era dovuta al funzionamento dell’equilibrio del potere. Tale equilibrio dava luogo alla sopravvivenza delle unità di potere in gioco.
Nella prima metà dell’ottocento, i portatori degli interessi di pace erano quelli che soprattutto ne beneficiavano, cioè quei sovrani e quei feudatari le cui posizioni patrimoniali erano minacciate dall’ondata rivoluzionaria di patriottismo che spazzava il continente. La Santa Alleanza forniva così l’impeto ideologico per un’attiva politica di pace, con l’ausilio dei suoi eserciti. Dal 1846 fino a circa il 1871 la pace fu meno saldamente stabilita poiché la forza calante della reazione incontrava la forza crescente dell’industrializzazione. Nel quarto di secolo successivo troviamo il risorto interesse per la pace rappresentato da quella nuova e poderosa entità che era il Concerto europeo, una federazione slegata grazie alla quale l’azione militare unitaria diventò rara e che operò su scala mondiale per mezzo di un uso meno frequente ed oppressivo della forza, cui fece spesso ricorso la Santa Alleanza.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Storia contemporanea, a. a. 2005/06
- Titolo del libro: Il mondo contemporaneo. Storia e storiografia
- Autore del libro: G. Longhitano
- Editore: Palombo, Palermo
- Anno pubblicazione: 2005
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