Cause dell'emigrazione del XIX secolo - Paul Bairoch

Perché sono partiti? – Cerchiamo dunque di comprendere le cause di tale fenomeno, osservando i push and pull factors. Furono gli squilibri regionali nel processo di sviluppo economico dell’Europa a costituire il principale fattore di repulsione. La diffusione dei progressi in campo medico e di altri elementi che favorirono la rapida crescita della popolazione fu più veloce della diffusione del progresso economico propriamente detto, creando squilibri che spinsero all’emigrazione soprattutto i giovani delle campagne. Secondo rilevante fattore di repulsione furono i problemi suscitati dall’intolleranza religiosa. Infine occorre annoverare tra i fattori di emigrazioni il deterioramento delle condizioni sociali verificatosi nelle prime fasi della rivoluzione industriale.

I pull factors erano sostanzialmente costituiti dalle migliori condizioni di vita economica, ma anche religiosa e politica, esistenti nella maggior parte dei paesi di destinazione e, in particolare, negli Stati Uniti. Il diverso andamento congiunturale nei decenni 1870 e 1880 contribuì a sua volta all’emigrazione degli Europei. In Europa questi due decenni furono caratterizzati da quella quasi stagnazione economica. Negli Stati Uniti, invece, si registra un’accelerazione della crescita economica. Infine, tra i pull factors non bisogna dimenticare gli effetti della pubblicità delle compagnie di navigazione che si specializzarono nel trasporto dei passeggeri.

Quanti ritornarono? – La reale ampiezza di questo movimento di rientro non è stata ancora determinata; si tratta di un campo di studi molto vasto rispetto al quale lo stato della ricerca non consente di fornire dati generali validi. Tuttavia, come ordine di grandezza molto approssimativo, si può ritenere che il tasso di ritorno sia stato mediamente dell’ordine del 42/45%. Le cause principali della maggior parte dei ritorni sono la disillusione o la difficoltà di adattamento al nuovo ambiente economico, sociale, linguistico e culturale.