Equilibri nella guerra fredda – Massimo Salvatori
Il presupposto fondamentale perché la guerra fredda non diventasse calda era evitare un confronto diretto tra le due superpotenze e i loro diretti alleati con il ricorso alle armi atomiche. Da una parte USA e URRS non intervenivano con azioni armate nelle situazioni di crisi acute che potevano determinarsi entro i due campi consolidatisi nel 1948-49, per l’altro essi si riconoscevano il diritto di utilizzare mezzi militari per stroncare azioni volte a mutare il regime politico e sociale dei parsi entro i confini delle rispettive sfere d’influenza.
In base a tale criterio, gli Stati Uniti non interferirono a Berlino Est nel 1953, in Ungheria nel 1956, in Cecoslovacchia nel 1968, in Polonia nel 1981, così i sovietici, che non intrapresero alcuna azione in Grecia e in Cile, nel 1948 e nel 1973. Nel corso del quarantennio, le due potenze, pur mantenendo il saldo controllo su certi paesi, non poterono evitare colpi durissimi, come quelli di Cuba e Cile (con il socialista Allende) per gli Stati Uniti, o quelli di Jugoslavia e Cina per l’URRS. Tali lezioni indussero sovietici e americani a impedire che episodi simili potessero ripetersi.
Entrambi i paesi non poterono tuttavia evitare la rottura con la Cina e la riassunzione, da parte della Francia, della propria indipendenza. La storia delle controversie tra URRS e Cina fu intessuta più che di motivi ideologici, dalla volontà dei sovietici di mantenere la Cina sotto il proprio controllo e quella dei Cinesi di sottrarsi a esso, richiedendo anche che venisse loro fornito un modello di atomica. Nello stesso periodo De Gaulle, entrò in tensione con gli Stati Uniti in nome dell’autonomia francese, ritenendo che il suo paese dovesse dotarsi di un armamento atomico e, in coerenza con la propria strategia, fece riconoscere nel 1964 la Cina alla Francia, ritirò le forze armate francesi dalla Nato e dichiarò la sua ostilità all’intervento statunitense in Vietnam.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Storia contemporanea, a. a. 2005/06
- Titolo del libro: Il mondo contemporaneo. Storia e storiografia
- Autore del libro: G. Longhitano
- Editore: Palombo, Palermo
- Anno pubblicazione: 2005
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