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La borghesia nel XVIII secolo – David Thomson


Le vie principali per cui l’industrialismo influì sul governo e sulla politica furono l’aver esso conferito nuova ricchezza e potere alla crescente borghesia dei commercianti. I capitani d’industria erano nel 1815 ancora una piccola minoranza. Ma erano gli uomini nuovi, la prima generazione di una classe che si sarebbe opposta inevitabilmente all’antica ignavia degli aristocratici. L’Europa occidentale divenne rapidamente una società basata sull’industria, sul commercio e sulla finanza. La nuova ricchezza esigeva una rappresentanza più numerosa e un maggiore politico: ne scaturì un’ondata liberale ostile all’ordine stabilito.

L’industrialismo aveva anche creato nuove classi di salariati. Date le dure condizioni imposte loro dagli industriali, queste classi dovettero presto rivolgersi allo Stato perché proteggesse i loro interessi. E quando capirono che i governi avrebbero favorito la classe operaia solo se costretti a farlo da una pressione politica, incominciarono anch’essi a chiedere il voto e la libertà d’associazione.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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