Le determinanti di un’acquisizione aziendale
Le ragioni oggettive che possono giustificare la convenienza alla realizzazione di operazioni di M&A sono raggruppabili in 5 categorie:
1. MOTIVAZIONI STRATEGICHE. Riguardano il posizionamento competitivo che caratterizzerebbe la compagine societaria risultante da un’operazione di finanza straordinaria. In questo senso, le principali sinergie create possono trarre origine: dall’aumento della quota di mercato, soprattutto se l’acquisizione produce il risultato di eliminare un pericoloso concorrente; dall’entrata in nuovi mercati o in nuovi settori di attività; dalla rifocalizzazione del core business; dall’acquisizione di un cliente chiave o un fornitore chiave; dal miglioramento della propria immagine.
2. MOTIVAZIONI ECONOMICHE. Riguardano la riduzione di costi che le operazioni possono generare. La causa di tale riduzione si basa sulle economie di scala e di esperienza che le concentrazioni societarie consentono di sfruttare, ossia sulla riduzione dei costi medi unitari di produzione che si otterrebbe a seguito dell’aumento, rispettivamente, delle dimensioni di impresa e del volume di output prodotto fino a un certo momento. Un’altra possibile fonte di risparmio di costi è costituita dalla possibilità di beneficiare di economie di scopo, che, sfruttando la complementarietà delle risorse e competenze delle imprese partecipanti a un’operazione di M&A, consentono di incrementare significativamente l’efficienza produttiva della medesime.
3. MOTIVAZIONI FINANZIARIE. Riguardano i vantaggi direttamente collegabili alle mutate possibilità di reperimento delle risorse finanziarie, o di investimento delle stesse, indotte da un’operazione di M&A. Le acquisizioni possono consentire l’effettuazione di investimenti futuri al di fuori della portata dell’acquirente prima dell’operazione e possono rappresentare la migliore opportunità di smobilizzo del proprio investimento per la proprietà dell’impresa target. L’entrata di nuovi azionisti, in grado di apportare il capitale di rischio necessario, rappresenta dunque un’ulteriore fonte di creazione di valore. Inoltre, non va trascurato di considerare che la compagine risultante da una fusione o da un riassetto societario spesso può contare su un rating migliore di quello caratterizzante la società ante riassetto e, di conseguenza, approvvigionarsi di risorse finanziarie a un costo del capitale anche significativamente inferiore.
4. MOTIVAZIONI FISCALE. Riguardano i benefici di tipo fiscale che l’operazione può apportare. Basta pensare alla possibilità di utilizzare le perdite pregresse della società incorporata per ridurre l’onere tributario complessivo della società incorporante. Inoltre, va sottolineato come il possedere liquidità in eccesso, oltre a fornire motivazioni di carattere finanziario all’effettuazione di operazioni di M&A può consentire al compratore di ridurre l base imponibile alleggerendo così il proprio carico fiscale. Altri benefici fiscali possono derivare dalle mutate dimensioni aziendali, che possono permettere alla nuova compagine societaria a un rapporto di indebitamento (mezzi di terzi/mezzi propri) più elevato e, dunque, di usufruire maggiormente della deducibilità degli interessi passivi dal reddito imponibile.
5. MOTIVAZIONI SPECULATIVE. Attraverso un’acquisizione aziendale, sarebbe possibile ottenere un effetto di sprigionamento di valore economico attraverso la definizione di prezzi vantaggiosi in fase di negoziazione. In periodi di intensi cambiamenti tecnologici e di mercato le aspettative dei venditori riguardo ai profili di redditività futura delle proprie aziende possono divergere da quelle dei potenziali acquirenti e portare di conseguenza alla realizzazione di molte transazioni sul mercato. Una simile motivazione consente quindi di spiegare come mai le acquisizioni aziendali vengono realizzate in maniera non omogenea nel tempo ma si distribuiscano a ondate correlati ai cicli economici e del mercato.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessandra Depaola
[Visita la sua tesi: "Obiettivi di performance e strategie aziendali. Il caso Krifi S.p.A."]
- Università: Università degli Studi di Ferrara
- Facoltà: Economia
- Esame: Economia delle aziende di credito
- Docente: Prof. Andrea Calamanti
- Titolo del libro: Corporate e Investment Banking
- Autore del libro: G. Forestieri
- Editore: Egea
- Anno pubblicazione: 2005
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