Il gray market
Gli intermediari potenzialmente interessati ad aderire all’operazione in qualità di underwriters e di sellers sono in una duplice condizione di incertezza in quanto durante il periodo di sottoscrizione il prezzo definitivo non è ancora conosciuto e d’altro canto, una volta fissato il prezzo, durante la fase di mercato primario potrebbero verificarsi movimenti sfavorevoli dei tassi che renderebbero difficoltosa la conclusione del collocamento. In risposta a tale incertezza alla fine degli anni 70 cominciarono a diffondersi una serie di negoziazioni over the counter, oggi chiamate gray market o premercato, finalizzate allo scambio di titoli di prossima emissione. In pratica il gray market prende avvio lo stesso giorno di annuncio di una nuova emissione e dura fino alla conclusione del mercato primario. I prezzi vengono espressi in termini di sconto rispetto a quello che sarà il prezzo di emissione deciso dall’emittente. L’esistenza del gray market permette di avere un primo riscontro circa il gradimento espresso dal mercato sul titolo in emissione e di fatto frequentemente i prezzi registrati nel premercato influenzano il pricing definitivo del titolo. Tuttavia comporta anche aspetti sfavorevoli in qunto facilita comportamenti opportunistici degli intermediari partecipanti al sindacato di collocamento a danno degli altri membri del sindacato stesso. Le istituzioni partecipanti al sindacato, desiderose di guadagnare commissioni di underwriting e selling, possono infatti decidere di svendere sul mercato grigio i titoli che avrebbero dovuto allocare sul mercato primario. Per i sellers l’opportunità è interessante in quanto la vendita sul mercato grigio comporta sicuramente un minor sforzo commerciale e distributivo rispetto al mercato degli investitori finali, permettendo al contempo di guadagnare le stesse commissioni di vendita. Agli underwriters inoltre il mercato grigio permette di ridurre il rischio di un mancato completamento dell’offerta. A seguito di tale comportamento al termine del mercato primario la banca lead manager si vede obbligata a intervenire sul mercato secondario per stabilizzare il prezzo. Ciò in quanto se nel mercato primario il titolo è stato collocato a un prezzo fisso, mentre nel mercato grigio le contrattazioni sono libere e avvengono a livelli più bassi, nelle prime fasi di mercato secondario, quando il prezzo diventa libero di fluttuare, ci si può attendere un crollo delle quotazioni. Per sollevare le sorti dell’emissione e salvaguardare la propria reputazione, la lead manager si trova quindi costretta a mettere in atto operazioni di acquisto di titoli al fine di contrastare la tendenza al ribasso delle quotazioni di mercato.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessandra Depaola
[Visita la sua tesi: "Obiettivi di performance e strategie aziendali. Il caso Krifi S.p.A."]
- Università: Università degli Studi di Ferrara
- Facoltà: Economia
- Esame: Economia delle aziende di credito
- Docente: Prof. Andrea Calamanti
- Titolo del libro: Corporate e Investment Banking
- Autore del libro: G. Forestieri
- Editore: Egea
- Anno pubblicazione: 2005
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