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Galeno - Come si diventa migliori

La cura dell'anima secondo Galeno - Occuparsi di sé

Nessuno è privo di passioni o infallibile, anche se è il migliore degli uomini cresciuto tra le migliori abitudini. Ognuno ha bisogno di esercizio per diventare un uomo perfetto. Mai rinunciare a render perfetta la nostra anima, anche in tarda età (vedi Epicuro). Meglio comunque iniziare sin da ragazzi, che è più facile. Se anche uno non è in grado di ottenere la completa salute dell'anima, penso accetterebbe di diventare anche il quarto perfetto. Serve comunque un lungo e continuo esercizio. Galeno vide da piccolo un iracondo e capì che non voleva esser così. Non si diventa insensibili all'ira ma si possono frenare le sue manifestazioni indecorose, applicandosi con costanza alla cosa per riconoscere dopo un po' una persona meno irascibile. Poi ricorda l'episodio di un suo amico gentile che quasi uccide due servi per l'ira e vuole farsi frustare. Galeno gli spiega che la parte collerica va educata con la ragione e non con la frusta. Dopo un l'amico anno migliorò molto. Quindi...ti accontenterai di un progresso anche piccolo nel primo anno, perché se insisti nel resistere alla passione e domare la collera farai progressi notevoli nel secondo anno. E' assurdo che le persone fatichino anni per diventare buoni professionisti e nulla per diventare buoni uomini.

Liberarsi della collera

Quando siamo sotto effetto dell'ira meglio non punire con le proprie mani nessun servo, rimandando la questione al giorno dopo. Meglio agire quando siam usciti dalla follia irrazionale. La collera somiglia molto alla follia. Ma chi si trattiene non è ancora un uomo saggio, è solo a metà strada tra un animale e un uomo ragionevole. Gli antichi chiamano dolore, collera, ira, desiderio e paura le cinque malattie dell'anima.

La buona regola per vivere bene

Per vivere il più possibile lontano da tali passioni serve una buona regola: quando ci si alza dal letto si esamini se sia meglio vivere servendo passioni o ragione; poi ci si rivolga a persone che ci mostrino gli errori...e si considerino essi come salvatori. Anche se i loro ci sembrano rimproveri, conviene non farci vedere adirati perché è possibile che questa persona veda le cose meglio d noi. Tieni sempre presente quanto è brutta l'anima dei collerici. Quindi chi vuole salvarsi non deve mai rilassarsi, ma rivolgersi a chi ci critichi e ascoltarlo con pazienza. Tu sdegnati soprattutto di te stesso e tieni la porta aperta.

Domare l'ira e canalizzarla in passioni positive

Un giorno saprai domare la facoltà irrazionale dell'anima irascibile. Questa facoltà si può rendere ottima. Non bisogna avvilirne la forza, ma canalizzarla, utilizzare (allenando la prontezza all'obbedienza) la facoltà irascibile contro quella concupiscibile, che ci trascina verso i piaceri del corpo. tecnica per castigare questa facoltà: impedirle la soddisfazione dei desideri, così che possa seguire la ragione per mancanza di forza e non per obbedienza.
Abbiamo due facoltà irrazionali nell'anima: la prima ha come manifestazione la collera verso chi sembra ci faccia torti, e infuria sempre di più; la seconda ci porta verso ciò che appare piacevole senza esaminare se la cosa può esser dannosa.
La concupiscienza è più violenta e se acquista forza diviene invincibile. Quindi:
1 - affidare la diagnosi a qualcuno
2 - non dar retta a chiunque, ma ad anziani esaminati bene ed estranei alle passioni
3 - non mostrarci risentiti quando ci dicono qualcosa sui nostri errori, ma apparire riconoscenti.

Altre passioni di cui liberarsi:

Avidità, lussuria, ubriachezza, curiosità, invidia.
In ogni cosa quando siam agli inizi dobbiamo invitare gli altri a sorvegliarci con attenzione e dichiararci in cosa sbagliamo. Da soli potremo farlo in un secondo momento. Perseverando ci si scoprirà ogni giorno più facili da accontentare e più felici nell'anima. Come l'ubriacone si esercita a diventare più bravo, così noi inseguiamo la perfezione nella temperanza. L'abitudine renderà la nostra vita piacevole.

L'autodisciplina

Il fatto di non desiderare le cose maggiormente piacevoli sarà il segno della temperanza.
La strada che porta ad essa passa per l'autodisciplina. La persona temperante supera chi sa controllarsi perché non desidera più le cose prelibate, grazie all'abitudine e all'autodisciplina, e ha vinto i desideri. Galeno dice che questo discorso mostra a coloro che sono già persuasi di voler raggiungere la virtù la via per farlo. Il discorso si divide in due parti: a) il modo per conoscere se stessi – b) come in base a tale conoscenza correggere i propri errori. Come riconoscere i propri errori? Farsi seguire da persone sagge esercitandosi anche a riconoscere di quali errori e passioni ci siamo liberati e quanto manca per la perfezione. Secondo Galeno questa è la via comune verso la conoscenza e la cura. Ogni forma di sofferenza è una passione. Bisogna osservare attentamente ognuna delle passioni di cui vediamo affetti i nostri vicini, per vedere se nessuna di queste alberghi nella nostra anima. Vanno estirpate quando stanno ancora crescendo, prima che diventino incurabili. Ma le persone spesso trascurano tali passioni e vedono terribile solo il dolore.

Sulla funzione dell'educazione

Quando siam bambini la natura è un fattore determinante per il perfezionamento, in un secondo momento lo sono i principi e l'esercizio. Le nostre nature son diverse. Ci son bimbi sempre gioiosi e altri sempre tristi. Alcuni recepiscono meglio la buona educazione. L'educazione dei bambini è come l'orticultura: stando a questa il contadino non potrà mai far sì che un cespuglio di more produca uva. Galeno da piccolo seguì il padre e molti filosofi. Gli insegna che non occorre aderire a una sola setta con precipitazione, ma imparare a giudicarle ed esercitarsi in saggezza, coraggio e prudenza. Tutti si sforzano di apparire così, ma quanti lo sono? Così Galeno ha indagato su ogni setta, imparando a non soffrire se senza denaro o rimproverato. Il padre stabilì un livello minimo di ricchezza: non aver fame, freddo o sete.

L'insaziabilità

Cos'è l'insaziabilità? Rispetto al cibo è andare oltre il bisogno di nutrimento. Se il cibo è evacuato c'è diarrea; il cibo non si mangia per farlo passare negli intestini, ma per farlo assimilare al corpo. E' giusto possedere le cose necessarie alla salute del corpo. Ma alcuni vanno oltre e desiderano spendere e avere di più. Non serve possedere più paia di scarpe. I Greci chiamano questa causa di tutti i mali insaziabilità quando si riferiscono a coloro che han desideri inappagabili, desiderando sempre più dell'altro, o avidità. Essere primi in ricchezza non è questione di virtù ma fortuna. Lascia perdere desideri di gloria onore o supericchezza. Dobbiamo persuaderci che l'insaziabilità è la peggior passione dell'anima. Essa è alla base dell'amore per le ricchezze, la gloria e l'ambizione.

Supervisione e amicizia

Importante tener sempre presente il principio dell'autosufficienza, che è connesso con quello dell'insaziabilità. Essere liberi dalla sofferenza dipende da noi. Trovare qualcuno che si ponga anche come esempio di ciò che predica è altrettanto importante. L'avidità è la madre di passioni come l'amore per la gloria o le ricchezze. L'amicizia è utile se le persone che frequentiamo son libere da passioni. Difficile è all'inizio distinguere l'atto di spilorceria da quello di parsimonia. Ecco perché gli errori dei giovani vanno visionati da qualcuno. Quanto più cresce il potere della ragione in questi esercizi, tanto più le passioni perdono forza e son dominate dalla ragione. Non perdersi d'animo all'inizio è difficile. Bisogna amarsi ed esser determinati a diventare buoni e giusti. Questa è la via che porta alla diagnosi e alla cura delle nostre passioni.

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