Concetto di mente, anima e spirito nella filosofia moderna
Origini del concetto filosofico contemporaneo di mente
Il pensiero di Descartes
- origini del concetto contemporaneo di mente - il filosofo francese pone su nuove basi la riflessione sull'anima e costituisce una svolta irreversibile nella storia della filosofia.
Meditazioni sulla filosofia prima:;
argomento del Cogito: se dubito di qualcosa - penso; se penso - esisto.
- il solo pensiero, tra le mie proprietà mi è essenziale - io sono comunque e in primo luogo una cosa pensante.
= unicamente il pensiero, tra gli attributi aristotelici dell'anima, non può essere distaccato da me. Solo il pensare è un'attività che l'uomo può svolgere senza bisogno del corpo. - il pensiero appartiene all'essenza umana.
Ho un'idea chiara e distinta di me come di qualcosa alla quale il solo pensare è essenziale - la mia mente e il mio corpo sono due sostanza differenti - dualismo cartesiano tra mente e corpo.
Arnauld - per provare che mente e corpo sono effettivamente sue sostanze distinte, Descartes è costretto a presupporre che io ho un'idea chiara e distinta di me come cosa che non ha bisogno di un corpo per esistere.
- il fatto che io possa continuare a percepirmi esistente e pensante mentre fingo di non avere un corpo non prova che potrei davvero continuare a esistere e pensare sul serio se non avessi un corpo.
Descartes, per spiegare il dualismo tra mente e corpo, fa riferimento al dualismo degli attributi tra pensiero ed estensione: l'attributo essenziale della mente è il pensiero, mentre quello del corpo è l'estensione e questi due attributi sono incompatibili. - poiché una medesima sostanza non può avere attributi incompatibili, mente e corpo sono due sostanza distinte.
Questa incompatibilità è giustificata per Descartes dal fatto che le idee innate di pensiero e estensione sono chiare e distinte - non possono ingannarmi sulla natura dei loro rapporti reciproci.
Rapporto con Aristotele:
a. la materia non è più mera potenza, ma una sostanza essa stessa, governata in modo autonomo dalle leggi della fisica.
b. l'anima nutritiva non esiste: i corpi viventi sono semplici meccanismi, la vita è un processo puramente meccanico
c. l'anima sensitiva è riconducibile all'insieme delle sensazioni cosciente - pensiero
Solo gli uomini hanno un'anima che abita e governa il corpo - problema mente-corpo: come fanno a coabitare due sostanze così eterogenee ma interagenti?
Il dualismo cartesiano è interazionistico perché l'unione di mente e corpo prima della morte è strettissima, a tal punto che l'intelletto non è capace di afferrarla pienamente.
Passioni dell'anima - meccanismo che rende possibile tale interazione = ghiandola pineale (epifisi)
Ripresa del concetto agostiniano del libero arbitrio - proprietà umana che segna la differenza tra uomini e macchine = gli uomini sono capaci con i loro atti liberi di volontà di deviare in certi punti il corso del mondo quale sarebbe determinato dalle sole leggi della natura.
La mente è conoscibile indipendentemente dal corpo, mentre il contrario non è vero- "teoria dell'accesso privilegiato": ciascuno può conoscere la propria mente ed essa sola, in modo immediato ed infallibile, mediante l'introspezione.
L'intelletto umano è capace di conoscere direttamente solo il contenuto delle proprie idee e solo attraverso esse può indirettamente giungere a conoscere anche gli oggetti esterni.
Il pensiero di Spinoza
Combina un dualismo degli attributi con un monismo neutrale.
Se per sostanza si deve intendere ciò che sussiste e può essere concepito indipendentemente da qualsiasi altra cosa - l'unica sostanza esistente è Dio, perché solo Dio esiste unicamente in virtù della sua essenza, senza bisogno di essere causato da altro
- tutte le altre cose sono sue determinazioni, suoi modi: dipendono da lui e sono in lui
= i corpi e tutti i loro movimenti sono modi di Dio solo in quanto egli è l'estensione
= le menti e tutte le loro idee sono modi di Dio in quanto egli è pensiero
- estensione e pensiero sono dunque attributi di Dio
Esiste una perfetta corrispondenza tra i modi del pensiero e i modi dell'estensione - l'ordine logico con il quale si susseguono le idee è uguale all'ordine causale nel quale succedono gli eventi fisici
- tra mente e corpo non c'è corrispondenza causale, ma ciò che penso va di pari passo con ciò che accade
- dualismo parallelistico degli attributi + monismo neutrale della sostanza.
L'occasionalismo di Malebranche e l'armonia prestabilita di Leibniz
Soluzioni al problema cartesiano di mente e corpo basate su una concezione cristiana di Dio e dell'anima e quindi polemiche con il monismo spinoziano.
Malebranche - la mente non produce effetti sul corpo né il corpo sulla mente, ma Dio, in occasione di un certo stato del mio corpo produce la sensazione corrispondente; o viceversa, in occasione di un mio atto di volontà, causa nel mio corpo un movimento adeguato. - occasionalismo
Leibniz - non solo la sostanza è unica, ma esistono infinite sostanza create liberamente da Dio - il mondo è stato creato in virtù di una libera scelta.
Nell'intelletto di Dio esistono infiniti mondi possibili, tra questi egli ha deciso di creare il migliore.
Il mondo è costituito da atomi spirituali, monadi, sostanze semplici ed indivisibili, la cui essenza consiste nelle insieme delle relazioni che esse intrattengono con tutte le altre monadi. - ciascuna monade differisce dalle altre per il modo in cui rappresenta e percepisce l'intero mondo da un particolare punto di vista.
Ogni monade è indipendente dalle altre e tutto ciò che accade in essa è unicamente una conseguenza della sua natura - principio interno, appetizione.
- ogni cambiamento in una sola monade richiede un mutamento corrisponde in tutte le altre infinite.
- grazie all'opera di Dio esiste un'armonia universale prestabilita, per la quale ogni sostanza esprime esattamente tutte le altre mediante i rapporti che ha con esse.
Monismo immaterialista = le realtà ultima è di tipo spirituale. - le cose materiali sono mera apparenza di una realtà spirituale più profonda.
I corpi sono costituiti da monadi e quindi la loro natura ultima è spirituale, ma essi differiscono radicalmente per il grado di chiarezza che raggiungono le percezioni delle loro monadi rispetto alle percezioni delle monadi di anime e spiriti.
- dove le percezioni sono più distinte e accompagnate da memoria si può parlare di anime; dove insorge la coscienza, la percezione si trasforma in appercezione; dove si giunge alla conoscenza della verità eterna e necessaria si è in presenza di anime ragionevoli.
Leibniz nega che vi sia interazione tra anima e corpo = le monadi che costituiscono lo spirito e quelle che costituiscono il corpo sono completamente indipendenti. Se sembrano interagire, è a causa dell'armonia prestabilita creata da Dio.
Il materialismo da Hobbes agli illuministi
Hobbes -prima forma originale di materialismo: l'espressione "sostanza materiale" è un'assurdità perché sostanza vuol dire corpo - corpo incorporeo: contraddizione in termini
- Dio stesso è corporeo perché se non lo fosse non esisterebbe
Esistono solo i corpi e la ragione può discutere solo di essi.
Obiezione a Descartes: per lui io penso - io sono un essere pensate - io sono pensiero
Ma allora io passeggio - io sono un essere passeggiante - io sono una passeggiata ?!?
- il cogito cartesiano non impedisce che io, in quanto essere pensante, sia non una sostanza spirituale, bensì un corpo pensante
Hobbes propone una teoria materialistica delle percezioni, ispirata a Galileo - le percezioni sono una resistenza o una contropressione che il cervello e il cuore esercitano verso l'esterno reagendo all'urto degli altri corpi sul nostro.
- primo sostenitore nella storia del pensiero filosofico, dell'identità tra mente e cervello - identificazione degli eventi mentali con quelli corporei - anche la volontà umana non si sottrae al determinismo universale
Wolff --> sono materialisti coloro che non ammettono l'esistenza se non di enti materiali ossia di corpi. - il materialismo sostiene che tutto ciò che esiste è materiale
Gli idealisti invece negano l'esistenza reale del mondo e dei corpi. - l'idealismo sostiene che nulla di ciò che esiste è materiale.
L'empirismo di Locke, Berkelet e Hume
Locke - riprende da Descartes la tesi che possiamo conoscere direttamente non gli oggetti esterni, ma solo le nostre idee - ma tutte le nostre idee provengono direttamente o indirettamente dai sensi
sensazione = mediante la quale percepiamo gli oggetti esterni
riflessione = mediante la quale percepiamo le nostre stesse idee mentali
- uniche fonti di conoscenza
Sensazione + riflessione - idee semplici - idee complesse
La sostanza è un sostrato, un sostegno comune a un certo numero di idee semplici. È l'intelletto umano che, notando come certe proprietà vadano sempre insieme, le raccoglie sotto l'idea di un loro supporto comune - l'esistenza di questo costrutto mentale non implica che in natura esista davvero qualcosa di corrispondente.
Non possiamo sapere se l'anima sia materiale o meno - ma se non esistesse Dio, nulla sarebbe potuto sorgere dal nulla; se anche la materia fosse eterna e increata, da sola non avrebbe mai potuto darsi il movimento.
E se anche la materia e il movimento fossero entrambi eterni e increati, non avrebbero mai potuto da soli generare degli esseri pensanti.
L'anima e la persona sono due cose diverse - l'identità della persona è data soltanto dai suoi ricordi, è affidata non al permanere di una sostanza, bensì alla continuità di un flusso di ricordi.
Io = relazione tra stati mentali - il compito del filosofico non è quello, metafisico ed impossibile, di conoscere la natura dell'anima, bensì quello di scoprire empiricamente i principi che regolano le associazioni tra stati mentali.
- il problema metafisico corpo-mente è insolubile.
Berkeley - vescovo anglicano che chiede alla filosofia gli strumenti per contrastare l'ateismo, lo scetticismo, l'irreligiosità
Trattato sui principi della conoscenza umana - anche se ai più sembra che esistano gli oggetti materiali, questa credenza è contraddittoria - possiamo percepire solo le nostre idee, altrimenti non potremmo conoscerle.
L'essere delle cose è un percipi - essere percepito - la materia non esiste
Solo gli spiriti possono esistere come sostanza indipendenti - immaterialismo
Hume - Trattato sulla natura umana - possiamo conoscere solo le percezioni che sono nella nostra mente, che si suddividono in impressioni (- percezione) e idee (- riflessione), he possono essere semplici o complesse.
Mentre le idee sono causate dalle impressioni, le impressioni non sono causate da oggetti esterni, ma nascono nell'anima da cause ignote. - non esiste il concetto di esistenza esterna.
Convinzione che questi oggetti esistano anche negli intervalli di tempo in cui noi non li percepiamo (- formata dall'immaginazione) - convinzione che esistano gli oggetti materiali indipendenti dal nostro percepirli - non ha alcun fondamento razionale.
- Hume è uno scettico moderato: non esiste alcuna giustificazione razionale per credere che esista un mondo indipendente dal nostro percepirlo, ma la conoscenza della natura umana spiega empiricamente come questa credenza nasca e perché essa sia irresistibile e necessaria alla vita pratica.
Le sostanza spirituali, al pari di quelle materiali, sono solo collezioni di idee associate dall'immaginazione in virtù della loro somiglianza ed interazione causale
Teoria del fascio - la mia mente è la collezione di tutte le percezioni, alla quale do un unico nome.
Il problema metafisico della natura dell'anima è assolutamente inintelligibile- le soluzioni metafisiche sono infondate, ma la spiegazione empirica, che ritrova la causa del pensiero nei movimenti del corpo, è invece possibile e spesso convincente.
L'io non è altro che un fascio di differenti percezioni che si susseguono con un'inconcepibile rapidità- io = relazione tra percezioni.
L'idealismo trascendentale di Kant
Le filosofia della mente non è scindibile dalla teoria della conoscenza
Le nostre conoscenze contengono un ineliminabile elemento a priori che i sensi non possono fornirci- i fenomeni che conosciamo non potrebbero essere quelli che sono se l'intelletto, grazie alle mediazioni degli schemi trascendentali, non applicasse suoi propri concetti ai dati empirici raccolti dai sensi.
- deduzione trascendentale delle categorie = come posso essere sicuro che il molteplice delle mie percezioni sia di natura tale da offrire l'occasione agli schemi trascendentali di applicare a esso le categorie dell'intelletto?
- occorre che i fenomeni presentino un certo grado di affinità
Ma chi mi ci garantisce che tutto quello che percepiremo come oggettivo si adatterà sempre ai principi formali dell'intelletto stesso?
Una rappresentazione non può essere oggetto di conoscenza se non è una percezione cosciente- la coscienza empirica accompagna le singole percezioni - sono anche consapevole che queste percezioni sono tutte mie, perché altrimenti non le percepirei - autocoscienza =appercezione trascendentale
L'io penso kantiano non è una sostanza, ma non è neppure un semplice fascio di percezioni- è funzione di unificazione, di sintesi delle mie percezioni. - io mi ritrovo identico in ognuna delle mie rappresentazioni - ciò costituisce il modello al tempo stesso il risultato della loro unificazione.
- io penso deve poter accompagnare tutte le mie rappresentazioni, perchè altrimenti verrebbe rappresentato in me qualcosa che non potrebbe essere per nulla pensato. L'unità analitica dell'appercezione è possibile solo a patto che si presupponga un'unita sintetica
Unità analitica = io, essendo consapevole di me come soggetto comune a tutte le mie rappresentazioni, sono autocosciente - cosciente di me come unica persona identica in tutti i suoi stati mentali
Unità sintetica = io sono cosciente del mio essere la funzione di unificazione delle percezioni stesse.
Ogni possibile fenomeno sarà o sostanza o accidente, apparterrà a una catena di cause ed effetti, avrà una quantità, un grado di realtà - solo così può entrare nel tessuto della mia esperienza - drastica limitazione della ragione umana
- Critica della ragion pura: l'intelletto può conoscere solo i fenomeni.
- anche gli sforzi di conoscere l'anima e le sue proprietà sono completamente vani.--> paralogismo = sillogismo fallace
Idealismo trascendentale = esistono sì delle cose indipendenti dal nostro pensiero, ma noi non possiamo conoscerle come effettivamente sono (noumeno), bensì solo come ci appaiono (fenomeno) filtrati dai sensi.
Corpi (- senso esterno) e menti (- senso interno) sono due generi distinti di fenomeni.
Non esiste più il problema mente-corpo, perché entrambi fenomeni della stessa natura inconoscibile.
L'animo possiede tre facoltà fondamentali: sensibilità ( riceve le percezioni della cosa in sé), il senso interno (ci consente di rappresenta egli stati del nostro animo), il senso esterno ( ci presenta i corpi e i loro movimenti).
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