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Arterie dell'arto inferiore


Dopo l'arteria oblitea si divide in arteria tibiale anteriore (decorre anteriormente nella gamba e si porta sul dorso del piede, a livello dell'articolazione tibio-tarsica si può sentire una leggera pulsatilità: è l'arteria pedidia, cioè "del piede", è il polso pedidio) e arteria tibiale posteriore (decorre nella loggia posteriore della gamba ed emette un ramo detto arteria perioniera, detta così perché decorre a livello del perone). Con l'arteria tibiale posteriore passiamo dietro al malleolo mediale (qui si apprezza il polso tibiale posteriore), per poi andare nella pianta del piede.

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Vena mesenterica superiore e vena mesenterica inferiore: arteria mesenterica superiore e inferiore ci permettono la vascolarizzazione del tubo digerente, in particolare della porzione assorbente; sappiamo che questo sangue deve andare direttamente al fegato, non può andare in circolo senza passare dal fegato, ci va tramite delle vene che sono appunto la vena mesenterica superiore e la vena mesenterica inferiore. Possiamo dire, quindi, che all'intestino tenue e all'intestino crasso sono destinati dei "vasi mesenterici", intendendo così sia le arterie mesenteriche sia le vene mesenteriche.

Vena porta: vaso che raccoglie tutto il sangue venoso refluo dall'intestino, destinato ad arrivare al fegato; si chiama così perché quando entra dentro il fegato si dirama e dà luogo a una seconda capillarizzazione, una prima ce l'ho nell'intestino, poi venule poi vena porta, dentro il fegato di capillarizza di nuovo: questo vuol dire aver creato un SISTEMA PORTALE cioè una doppia capillarizzazione in serie. Questo non è l'unico sistema portale: ne abbiamo un altro nell'ipofisi, è una ghiandola endocrina quindi è riccamente vascolarizzata, ma non finisce qui, la sua attività funzionale è regolata dalla ghiandola a cui lei manda ormoni e non è autonoma: l'ipotalamo controlla tutto, rilascia ormoni per l'adenoipofisi, quindi anche qui ci deve essere una capillarizzazione (prima capillarizzazione nell'ipotalamo, seconda nell'ipofisi: sistema portale ipotalamo-ipofisario).

La vena porta è lunga circa 8 cm (1,8 cm di diametro); prende origine dalla confluenza della vena mesenterica superiore, mesenterica inferiore e lienale (talvolta questa sbocca direttamente nella mesenterica inferiore). Drena il sangue proveniente da stomaco, intestino, pancreas, milza, colecisti. Si forma dietro alla testa del pancreas e si porta in alto e a dx fino all'ilo epatico, dove si divide nel ramo dx e sx. Il sangue drenato confluisce nelle vene sovraepatiche e da queste alla vena cava inferiore.

Rami d'origine:
• vena mesenterica superiore → raccoglie il sangue proveniente dall'intestino tenue, colon destro e trasverso, parte dello stomaco e del pancreas e del grande omento; origina nella fossa iliaca dx e si porta in alto compiendo una curva a concavità verso l'alto e dx; termina dietro la testa del pancreas;
• vena mesenterica inferiore → origina a livello del retto, sale in alto formando una curva a concavità a destra, ma a differenza del suo corrispettivo arterioso sale molto più in alto per andare a raggiungere la vena lienale a cui si unisce prima di sboccare nella vena porta;
vena lienale → raccoglie il sangue proveniente dalla milza, parte del pancreas, stomaco e grande omento; origina (con 5-6 rami) dall'ilo della milza, decorre orizzontalmente sul pancreas e termina dietro la testa di questo.

Rami affluenti:
vena gastrica sx
• vena gastrica dx → si anastomizza con quella di sx
vene cistiche → drenano il sangue dalla colecisti
vene paraombelicali di Sappey → drenano il sangue dalla regione periombelicale e raggiungono il circolo della vena porta attraverso il "legamento falciforme" (vd fegato); sono molto superficiali tant'è che si anastomizzano con le vene toraciche esterne e le vene epigastriche superficiali; si viene a formare un sistema anastomotico tra vena porta, vena cava superiore e vena cava inferiore.
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Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
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